Da oltre due anni Zingaretti ha chiuso il Centro Studi della Microcitemia di Roma, una struttura istituita nel 1952 e riconosciuta internazionalmente come un’eccellenza per l’assistenza prestata ai malati di anemia mediterranea, per lo screening scolastico e per l’attività di ricerca. Era una struttura che costava poco e svolgeva un’attività importantissima, visto che nel Lazio risiedono circa 70.000 microcitemici che da due anni non hanno più un riferimento per i controlli e l’assistenza e devono recarsi fuori regione. Crediamo che questa questione vada risolta il prima possibile, per questo abbiamo depositato insieme a Devid Porrello una mozione che impegna Zingaretti a riattivare il Centro Microcitemie di Roma e ad identificare, in collaborazione con Roma Capitale, una struttura pubblica disponibile ad ospitare i servizi ambulatoriali e diagnostici per le patologie emoglobiniche, due passi necessari per garantire un diritto oggi negato ai malati di Roma e del Lazio.

Lo dichiara Davide Barillari, consigliere M5S Lazio