Audizioni in III CCP sulla libertà di stampa. Inopportuno e irresponsabile l’uso strumentale di una sede istituzionale per fare polemica politica.

In III Commissione regionale di Vigilanza per il Pluralismo dell’Informazione, sono state ascoltate le associazioni che si occupano di tutelare la libertà dei giornalisti. Ringrazio tutte le associazioni che hanno partecipato, portando il proprio contributo al dibattito.

Questo ciclo di audizioni è la dimostrazione della nostra volontà di garantire la libertà di stampa e tutelare il pluralismo dell’informazione, oltre ogni colore politico e al di fuori delle polemiche partitiche.

Ai consiglieri regionali che mi chiedono di prendere posizioni sulle ultime polemiche che hanno riguardato l’informazione in Italia, rispondo che nel giorno in cui viene data voce ai giornalisti minacciati, è del tutto inopportuno e irresponsabile l’uso strumentale di una sede istituzionale che prova a dirottare lo spazio dedicato alla tutela dell’informazione e dei suoi lavoratori verso la polemica politica.

Non è questo il luogo della disputa politica e della diatriba e mi appello a tutti i consiglieri affinché venga sempre rispettato il contesto istituzionale.

Il mio compito, come Presidente della Commissione regionale di vigilanza sul pluralismo dell’informazione è proprio quello di porre attenzione affinché venga mantenuto il giusto equilibrio informativo.

So bene che le linee editoriali di giornali e telegiornali appartengono alle rispettive testate e ai loro direttori, ciò che interessa a me è che sia assicurato il pluralismo delle voci e il diritto del cittadino ad essere informato. Tutto questo, secondo un principio di leale collaborazione tra le pubbliche istituzioni.
A me interessa che i principi imprescindibili di qualità, completezza e indipendenza dell’informazione siano sempre rispettati. E questo riguarda anche i politici che dovrebbero guardarsi di citare frasi che, prese singolarmente, stravolgono quanto detto. C’è tempo per confrontarsi in campagna elettorale per le europee, sbagliato iniziarla in Commissione di Vigilanza.

Sia ben chiaro: noi siamo a fianco di tutti quei giornalisti che sono la stragrande maggioranza, che svolgono la propria professione in maniera corretta. Non siamo a fianco di coloro che non rispettano i principi fondanti della corretta informazione, diffondendo anche notizie false, delegittimando e svilendo anche l’operato di tutti i loro colleghi che agiscono con professionalità.