Si è tenuta stamattina, nella Sala Latini del Consiglio Regionale del Lazio, la conferenza stampa di presentazione del protocollo d’Intesa tra Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Commissione di Vigilanza sul Pluralismo dell’Informazione, della Regione Lazio.

Il senatore Vito Crimi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria e Davide Barillari, presidente della III Commissione permanente della Regione Lazio hanno illustrato i punti cardine di questo atto, il cui obiettivo è quello di promuovere una informazione sempre più corretta e responsabile, che tenga in maggiore considerazione i principi imprescindibili di qualità, completezza ed indipendenza, che lo stesso codice deontologico impone ai professionisti dell’informazione.

Tra le azioni che il Protocollo prevede, particolare rilevanza, secondo il senatore Crimi è il reciproco scambio di dati e informazioni utili allo svolgimento delle rispettive funzioni, per evitare eventuali sovrapposizioni, nonché la realizzazione di attività di studio, osservazione e ricerca, al fine di avere un rapporto di analisi che dia un quadro del settore, completo di tutte le presenti evoluzioni del settore e i possibili scenari di sviluppo.

Il Presidente Davide Barillari si è soffermato sulla necessità di attivare la più ampia e proficua collaborazione per sviluppare azioni positive a favorire il pluralismo dell’informazione, anche attraverso forme di coinvolgimento, collaborazione fattiva e sensibilizzazione degli operatori del settore (tradizionali ed online), oltre che studiare strumenti atti a valorizzare quei media che si contraddistinguono per lealtà, indipendenza, imparzialità, completezza dell’informazione e soprattutto per qualità e per la promozione di valori sociali ed ambientali.

Il sottosegretario Vito Crimi, in conclusione, ha annunciato che a metà marzo si partirà con la prima fase degli Stati Generali dell’Informazione, che rappresentano non solo un importantissimo momento di confronto, ma anche uno strumento per la creazione di nuovi paradigmi che diano risultati concreti al settore.