Si è riunita ieri in audizione la Commissione Rifiuti, dando seguito com’è obbligata a fare da regolamento, a due richieste relative sia al Trasbordo di Saxa Rubra che alla questione Discarica di Pian dell’Olmo.

Non era invece in odg la questione del trasbordo di Via Ave Ninchi nel III Municipio – spiega Marco Cacciatore, portavoce M5S Lazio e presidente della X commissione rifiuti e politiche abitative.

“La discussione fin dalle prime battute si è concentrata soprattutto su Pian dell’Olmo, che al contrario del trasbordo rientra maggiormente tra le competenze regionali e attiene all’attività di pianificazione, che si spera quanto prima il consiglio si appresterà ad esaminare con il Piano Rifiuti.

Comitati ed Enti coinvolti hanno espresso compatti il proprio dissenso al progetto di discarica. Tra i consiglieri è emersa l’intenzione di far proprio un atto di indirizzo, da condividere in aula o in future sedute della commissione, tesa a chiedere una moratoria sulle procedure relative agli impianti di trattamento rifiuti e discariche.

Anche la DGR 199/2016 ha ammesso che in assenza di fabbisogni impiantistici, commisurati alla produzione di rifiuti da parte dei territori divisi per ambiti territoriali, è impossibile valutare l’ubicazione di impianti con cognizione di causa.

Oggi dovremmo auspicabilmente essere a ridosso del piano – commenta ancora il consigliere Cacciatore – che dovrà necessariamente contenere quei fabbisogni. Attendere qualche mese per favorire valutazioni assennate sulla localizzazione di impianti e discariche non può significare attentare all’autonomia degli uffici amministrativi né agli interessi delle imprese proponenti! Inoltre, se oggi un progetto viene valutato favorevolmente e il futuro Piano Rifiuti dovesse invece escluderlo, la Regione si esporrebbe a possibili profili risarcitori che sarebbero eventualmente sopportati dalle casse pubbliche.

Vedremo gli sviluppi relativamente a Pian dell’Olmo come sulle altre procedure in corso, sperando che quanto prima il Piano Rifiuti arrivi in aula, consentendo a ciascuna valutazione di svilupparsi con cognizione di causa e nell’interesse delle Comunità”