A proposito dell’ipotesi di commissariamento rifiuti per la città di Roma, che come ogni commissariamento innesca una serie di procedure di urgenza e che continuiamo a considerare tutt’altro che auspicabile, allo stato attuale le uniche soluzioni sono: spedizioni rifiuti, evitando di trovare altre discariche, sia interregionali che transfrontaliere, e una ricognizione e operazione di controllo dell’attuale volume di trattamento degli impianti.

Laddove infatti dovesse risultare un trattamento ridotto, occorrerebbe verificarne le ragioni oggettive.

Quindi, nel rispetto dell’autonomia e dell’indipendenza degli uffici amministrativi, faccio un invito affinché ci sia questa attenzione tra tutte le forze politiche: perché su questa vicenda non ci si può intestare alcun merito se non si lavora, pancia a terra, tutti, nella stessa direzione.

La traiettoria è, ancora una volta, è quella di riconoscere la giusta priorità a tutti i trattamenti che escludono incenerimento e smaltimento in discarica, riducendo al minimo residuo il rifiuto indifferenziato prima di individuare le linee dell’end of waste.