“Grazie ad un emendamento che ho presentato nella legge di stabilità per l’anno in corso, sono riuscita a convincere la giunta ad approvare una misura a favore dei workers buy-out, il cui fondo rotativo diventa operativo a breve e il cui relativo bando partirà a dicembre: è un’iniziativa di cui sono particolarmente fiera, per i lavoratori innanzitutto!”
Così in una nota, la portavoce e capogruppo regionale M5S Roberta Lombardi, a proposito della delibera sul fondo rotativo dei workers buy-out. “Ho invocato e speso diverse occasioni a ricordare alla giunta l’importanza e l’urgenza di una misura come questa, proprio per dare a dipendenti ed ex dipendenti la possibilità di ricominciare laddove una cattiva direzione di azienda ha fallito e anche perché in Italia esistono fondi per sostenere start-up e PMI ma non per il recupero di aziende in crisi da parte dei lavoratori.
Le linee guida di oggi, da parte della giunta, erano insomma attese e, anzi, urgenti.
In cosa consistono: nel mettere a regime un fondo operativo di 6 milioni di euro che andranno a supportare dipendenti ed ex dipendenti che vogliono rilevare un’azienda, comprese le imprese in procedura fallimentare recuperate dagli stessi lavoratori. Del fondo potranno beneficiare imprese cooperative costituite da soci lavoratori da non oltre dodici mesi, o in costituzione entro 30 giorni dalla delibera, e la cui compagine societaria sia costituita, almeno per due terzi, dai soci e dalle quote di partecipazione di dipendenti o ex dipendenti dell’impresa recuperata.
Questo fondo, una volta a regime e verificate le richieste da parte di queste neo-aziende composte dai cosiddetti workers buy-out, rappresentano una possibilità di riscatto: a volte non è il prodotto dell’impresa a non poter stare più “sul mercato” ma la gestione, accidentata o colpevolmente dolosa, ad aver portato l’azienda “fuori dal mercato”. Per questo il ruolo dei lavoratori è fondamentale: chi produce, chi ha mandato avanti un’azienda, ha diritto alla possibilità di salvare il proprio lavoro e l’idea di impresa!
Come hanno fatto alcuni lavoratori che hanno dato vita a ManCoop, che ho incontrato diversi mesi fa e che hanno ispirato questa norma, come anche altre 15 imprese del Lazio.
Mi impegno fin da ora a fare in modo che il regolamento, per il fondo, faccia rientrare però anche le imprese cooperative costituite da più di 12 mesi, purché il regolamento passi nella commissione competente per la verifica, e mi aspetto che Zingaretti si impegni altrettanto per garantire la stessa possibilità a chi ha ispirato questa norma, così come alle cooperative che nel silenzio mediatico hanno lavorato sodo per recuperare un’azienda.
Mi auguro che questa norma aiuti i workers buy-out a diventare realtà solide economicamente ed a diffondersi laddove il territorio rischia la desertificazione”.