Oggi in consiglio straordinario sulla sanità,alla Pisana, come M5S Lazio abbiamo assistito ad uno dei salti acrobatici che solo Nicola Zingaretti, governatore della Regione Lazio, è capace di fare.
Un’acrobazia però che non ha nulla di stupefacente e straordinario, anzi, perché nega ancora la realtà sulla sanità che i cittadini vivono tutti i giorni. Il governatore ha infatti dichiarato, senza le specifiche certezze documentate, che il Lazio esce dal commissariamento sulla sanità. Ma la realtà è purtroppo ben diversa e saremmo molto più contenti di poter dire, per davvero, che siamo fuori dal commissariamento.
E vi spieghiamo perché: dal tavolo del commissariamento di ieri, con il ministero della salute, e la relazione della Corte dei conti del 24 luglio scorso, entrambe sottolineano che la non definizione del fondo di dotazione in negativo (1 miliardo di euro!!) costituisce una preoccupazione per la tenuta della sanità laziale e che prima deve essere definito e verificato il buco del fondo, e solo di conseguenza poi ridefinito il programma operativo 2019/2021.
Questo significa che se si procede senza queste verifiche, si dovranno coprire i debiti del fondo con le risorse della spesa corrente e pertanto non si potrà seguire la programmazione annunciata. Insomma, il rischio di mettere sotto torchio ancora i cittadini, sia con l’assistenza sanitaria che con la pressione fiscale per sostenere le spese correnti e il ripiano del fondo, non è l’uscita dal commissariamento!
A questo punto chiediamo oggi in Consiglio il commissariamento politico del commissario alla sanità, ovvero di Zingaretti, perché la ricostruzione dei fatti non regge con la brutale realtà.