Poco fa, il Ministero per i beni e le attività culturali ha stigmatizzato la decisione unilaterale con cui la maggioranza ha ignorato le tante criticità segnalate dalle soprintendenze – oltre che da noi M5SLazio sul PTPR: Zingaretti si è sottratto ad un preventivo confronto con il Ministero, pur avendo quest’ultimo comunicato alla Regione Lazio la presenza di ben 445 situazioni critiche diffuse sul territorio! Non solo: la Giunta ha ignorato anche un protocollo del 2013 con il ministero che prevedeva la collaborazione trai due enti.

Ecco perché in aula abbiamo posto una questione pregiudiziale all’approvazione del PTPR e una richiesta di sospensione e di #rinvio dell’esame dello stesso a ultimazione del percorso avviato e poi interrotto con il Ministero.

Abbiamo raccolto l’allarme delle associazioni e dei comitati, tra cui Carte in regola e Italia Nostra per evitare che il PTPR divenisse lo strumento che la Giunta ha approvato: un compendio a piani regolatori e piani di settore, che lascia la porta aperta allo sviluppo delle costruzioni, alla cementificazione, all’ eventuale speculazione.

Il PTPR approvato dal centrosinistra di Zingaretti e a cui si è accodato il centrodestra dimentica la salvaguardia, la tutela, il rispetto del territorio e dell’ambiente.
Il PTPR non deve essere, come dice il centrosinistra con il plauso del centrodestra, un piano che serve a sviluppare le attività produttive: il PTPR serve a proteggere e a salvaguardare, con tutele continuative ad esempio, il centro di Roma, che invece esce da questo Piano senza protezione né disciplina.

Il PTPR che ha votato il PD con la maggioranza in Consiglio e insieme al centrodestra consente interventi di costruzione e ristrutturazione, anche con premialità di cubature, in deroga nelle aree vincolate!

Noi crediamo che la tutela e la salvaguardia del territorio sia alla base di ogni attività produttiva, senza togliere spazio all’ imprenditoria e alla possibilità per il territorio di essere produttivo, vitale e moderno.
Senza salvaguardia, non ci sono regole, e senza regole il territorio diventa preda!