Dopo sette mesi, il presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini, fa calare dall’alto quattro nomine per il Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom), senza che l’aula possa valutare i 51 curricula che sono arrivati in Regione Lazio!
Un’azione che, come M5S, reputiamo da manuale Cencelli: i quattro nomi infatti presentano diverse incompatibilità e rischi di conflitto di interessi, oltre ad essere stati segnalati da due parti politiche e quindi affiliati politicamente!
Il fatto che due parti politiche abbiano espresso attraverso queste nomine, la propria presenza nel Corecom, è – ancora una volta – la conferma che le vere stampelle della maggioranza Zingaretti si vedono dai fatti e non dalle ricostruzioni giornalistiche.
Un organo come il Corecom, che svolge funzioni di governo e controllo del sistema delle comunicazioni sul territorio della Regione Lazio, dirimendo e conciliando le controversie delegate dall’AGCOM tra gli operatori telefonici e i cittadini, non può essere affidato a persone che rispondono ad un partito o ad un’azienda: come tutte le nomine serve trasparenza e competenza!
Come M5S, avevamo già sollevato dubbi nel corso delle due istruttorie che si sono svolte in commissione sul curriculum dei nominati, criticità e dubbi che però la giunta ha deciso di non affrontare in aula, e che ora ci ritroviamo a dover denunciare doppiamente! Anche gli uffici regionali, nel corso della prima istruttoria, avevano rilevato dubbi, sottolineando la possibile mancanza di requisiti dei nominati.
Eppure oggi, il presidente del Consiglio regionale del Lazio, ha emanato un decreto di designazione dei quattro componenti del Corecom, decreto sul quale chiediamo come M5S Lazio un doveroso ripensamento: in attesa che Buschini mostri senso di responsabilità e ritiri il decreto, ricordiamo anche al Presidente Nicola Zingaretti, al quale spetta la nomina del Presidente del Comitato regionale per le comunicazioni, di valutare con attenzione la prossima nomina di sua competenza!