No al ritorno al far west senza regole. Superiamo stallo in sedi competenti per rivedere delibera accordo e intesa
Roma, 8 aprile – “Sul Piano Territoriale e Paesaggistico Regionale la priorità, per il bene comune, è evitare che l’atto decada lasciando senza tutele l’ambiente e i beni paesaggistici e culturali del Lazio e gettando così i territori della nostra regione di nuovo in pasto ai palazzinari – e in generale ad istante particolaristiche – che, forti di un ritorno al far west generato dalla totale assenza di regole, potranno imporre i propri interessi dando il via ad una nuova ondata di cemento”. Così i consiglieri regionali M5S del Lazio sull’impugnativa del PTPR del Lazio in Corte Costituzionale da parte del Ministero dei Beni Culturali. “Il Piano Territoriale e Paesaggistico Regionale è uno strumento fondamentale per valorizzare il capitale naturale e il patrimonio artistico, culturale e paesaggistico perché, oltre a garantirne la giusta conservazione attraverso tutta una serie di vincoli e tutele da diversi tipi di rischi impattanti (cementificazione, impianti industriali, inceneritori ecc.), ne consente la collocazione in un contesto armonico”. “Al di là dell’aspetto giuridico volto a dirimire l’attribuzione di competenze tra Stato e Regione, questione da noi già sollevata con un testo dettagliato sulle pregiudiziali costituzionali presentato all’epoca della discussione del provvedimento in Aula in Consiglio regionale, l’azione più urgente è trovare una soluzione in grado di evitare lo stallo e correggere eventuali incongruenze dell’atto, alla luce dei rilievi sollevati dalla Corte, nelle sedi competenti: in Commissione Urbanistica, con l’esame della delibera di accordo e intesa, e in Aula”.