Roma, 20 aprile – La mancata consegna dei DPI, acquistati dalla Regione Lazio, da parte di tre società che si sono rivelate inadempienti, come testimoniano gli atti di risoluzione dei contratti, ha prodotto un evidente danno economico all’ente derivante dal maggior costo corrisposto per reperire il materiale presso altre società. Quanto è accaduto non può passare inosservato ed è necessario procedere al recupero delle somme addebitate, in un primo momento, alle società per il danno cagionato e quantificato, dalle stesse direzioni negli atti amministrativi, a oltre 1 milione e 300 mila euro.

 Questo il succo di quanto chiesto oggi dalla consigliera Valentina Corrado nel corso della Commissione congiunta Bilancio e Tutela del Territorio.

Sebbene la condizione emergenziale abbia causato difficoltà di reperimento dei materiali e ritardi ai fornitori, vanno chiarite alcune dinamiche che hanno portato alla risoluzione e, in alcuni casi, alla conseguente novazione di alcuni contratti. L’attesa della consegna del materiale non basta a cancellare le somme aggiuntive che la Regione ha dovuto sborsare per l’urgenza di rifornimento di dpi presso altre società a causa delle mancate consegne.

Tra le altre cose, visto che le novazioni di contratto sono intervenute sulla scorta di polizze assicurative prestate dalle società, a garanzia dell’esecuzione dei contratti e degli acconti versati dalla Regione, è importante che le direzioni procedano ad una verifica di affidabilità delle garanzie per evitare che si arrechino ulteriori danni alle casse regionali oltre a quelli già causati dai maggiori importi pagati per sopperire alle mancate consegne.

Stesso ritardo che ora si sta verificando per l’acquisto dei ventilatori che, come sottolineato in Commissione dalla consigliera Francesca De Vito, potrebbero arrivare a pandemia finita, rendendo di fatto, inutile l’acquisto.

Per quanto ci si trovi in una fase emergenziale è bene che le scelte siano fatte in maniera oculata ed organizzata, per evitare lo spreco di soldi pubblici, ma soprattutto per tutelare la salute pubblica.

Così in una nota, il Gruppo consiliare M5S alla Regione Lazio