Roma, 29 aprile – “Come Istituzioni è nostro dovere sostenere il turismo, tra i settori più colpiti da questa crisi economica epocale, mettendo in campo tutte le azioni possibili per evitare un collasso sistemico che diventerebbe terreno fertile per fenomeni di usura”. Così in una nota i consiglieri regionali M5S del Lazio sulla Commissione Bilancio, svoltasi ieri. “Le nostre proposte vanno proprio in questo senso e riguardano innanzitutto l’attivazione di misure di sostegno  per le imprese, soprattutto del settore alberghiero e balneare, per le quali la mancanza di liquidità non è solo un fatto contingente ma un problema i cui riflessi resteranno ancora per diversi anni – spiega la consigliera 5stelle Valentina Corrado, vicepresidente in Commissione Bilancio – “Serve un’iniezione di liquidità, come ad esempio i contributi a fondo perduto previsti dal Governo nel prossimo decreto assieme a un pacchetto di misure a sostegno del settore turistico. Se così sarà avremo la possibilità di diversificare le misure regionali per renderle concomitanti agli aiuti dello Stato e prevedere ad esempio: contributi per sostenere i costi legati alla sanificazione degli ambienti; riduzione temporanea dei tributi regionali diversificata in base a settore e condizioni; investire il gettito generato dalla Tassa di Soggiorno per investimenti a favore del settore”. “In generale, per evitare che tra le imprese dilaghi lo strumento criminale dell’usura in assenza di altre fonti di liquidità e di sostegno, occorre individuare le risorse del Bilancio 2020, non impegnate e dunque destinabili ad interventi urgenti e predisporre un piano di sviluppo organico sia per risolvere i problemi dell’immediato sia per attivare progetti di medio-lungo termine per consentire alle imprese una pianificazione ottimizzata delle risorse. A questo proposito, tra le altre cose, va stabilita una sinergia con i Consorzi Industriali per definire, già in questa fase, in che modo e con quali criteri intendano distribuire le risorse a loro assegnate ed evitare il rischio di una duplicazione nell’erogazione dei fondi verso un certo numero di aziende e l’esclusione totale di altre”.