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Roma, 29 aprile – “Lo sforzo della Regione Lazio, andato a buon fine, di riuscire a lavorare entro fine aprile, il primo blocco di oltre 31mila domande di Cassa Integrazione in deroga, onorando così l’impegno preso nonostante i tempi a rilento iniziali, è un risultato importante. Ma è pur vero che è solo una parte della risposta all’emergenza occupazionale. La Giunta Zingaretti studi, con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, dai fondi Ue a quelli nazionali, una misura strutturale, a livello nazionale e regionale, in grado di sostenere tutti quei lavoratori che rischiano di rimanere esclusi dalla ripartenza della Fase2 a causa di una produttività ridotta e ridimensionata”. Questo, in sintesi, il contenuto di un post su Fb di Roberta Lombardi, capogruppo M5S in Regione Lazio. “Questa prudente ripresa a rilento, se da un lato si rende indispensabile per tutelare la salute pubblica ed evitare una nuova impennata dei contagi, dall’altro comporterà la necessità di dotarci di nuovi strumenti e modalità lavorative, per poter mettere in campo delle formule miste di smartworking e lavoro in presenza, e di supportare tutti quei lavoratori che, con la riapertura parziale delle attività produttive nella fase 2, saranno espulsi dal mercato del lavoro o vedranno comunque ridotto il loro reddito a causa di una diminuzione della produttività, in quanto ridimensionata dall’emergenza sanitaria e dalle misure di sicurezza anti coronavirus”. “Un’attenzione particolare va rivolta soprattutto a coloro che hanno una famiglia con bambini, che vedranno sicuramente ridimensionato il reddito famigliare complessivo, qualora uno dei due genitori decidesse di usufruire del congedo parentale, con l’auspicio che ad essere penalizzate non siano ancora una volta le mamme lavoratrici, anche a causa della disparità salariale che, a parità di competenze e mansioni, le vede guadagnare meno dei propri colleghi”, conclude Lombardi.