Nel corso della Commissione trasporti che si è svolta oggi, il Presidente della autorità portuale ha presentato una relazione sulla situazione del sistema portuale legata all’emergenza coronavirus.

Il porto di Civitavecchia, che vede nel settore crocieristico la sua vocazione primaria, è un porto monotematico e dunque più soggetto a sofferenze legate alle misure di contenimento del covid19 che hanno pressoché azzerato il comparto.

Per questo, il nostro Devid Porrello, membro della Commissione, ha evidenziato come sia necessario sviluppare il più possibile il settore delle merci, unico settore che a detta del Presidente dell’autorità portuale, non ha avuto grandi ripercussioni sulla movimentazione delle merci in seguito all’emergenza coronavirus.

Diventa dunque fondamentale lavorare per dare a Civitavecchia un porto che oltre al settore delle crociere, riesca ad essere veramente funzionale e competitivo nell’ambito della movimentazione dei container merci. Proprio alla luce di questa minore flessione dei numeri del trasporto merci, bisogna fare di tutto per aumentare il numero dei container movimentati, che oggi resta troppo basso rispetto alle potenzialità del porto, illustrate del presidente dell’Autorità portuale.

Per uno sviluppo migliore delle potenzialità del porto di Civitavecchia, bisogna agire su due fronti:
quello del sistema di gestione interna del porto, come nel caso dell’ Agenzia delle dogane, che deve essere considerata parte fondamentale delle infrastrutture amministrative di un porto orientato alla movimentazione merci; l’altra dimensione dove servono interventi è quello del collegamento infrastrutturale che va portato avanti, con l’autorità portuale che dovrebbe avviare una fase più costruttiva, facendosi promotrice di un dialogo con la Regione, il Ministero dei trasporti e delle infrastrutture e gli operatori. Ad esempio, resta fondamentale il collegamento del porto con la costa adriatica, che veda un porto di Civitavecchia fortemente orientato alla movimentazione merci interconnesso con la costa orientale.

Restano aperte poi almeno due questioni, sollevate dal consigliere Porrello:
Riguardo alle Zone Logistiche Semplificate (ZLS), queste sono state lungamente discusse: istituite nel gennaio 2019, sono poi state fatte le nomine del comitato, mentre nel Documento di Economia e Finanza 2020 della Regione è stato previsto che fossero pronte entro giugno di quest’anno. L’operatività della ZLS rappresenta un passo fondamentale per l’attrattività del porto di Civitavecchia rispetto al comparto merci, ma ad oggi, manca ancora un progetto, che una volta consegnato all’Assessorato può essere trasmesso al ministero per la sua autorizzazione: un ritardo che va colmato al più presto per permettere un reale sviluppo della Zona Logistica Semplificata ed avviare il percorso per la sua trasformazione in una Zona Economica Speciale, con tutti benefici che ne trarrebbe il territorio in termini di ricadute economiche positive. Riguardo a ciò, il presidente della Autorità portuale ha riferito dell’elaborazione, tutt’ora in atto, di una bozza di Piano di sviluppo strategico che verrà presentata all’assessore ai trasporti Alessandri entro la fine del mese di maggio.

Riguardo ai lavoratori della sicurezza portuale e l’attivazione della cassa integrazione per loro, bisogna considerare le problematiche relative alla sicurezza sulle banchine del porto, che dalla cronaca recente ha dimostrato criticità legate alla presenza ridotta del personale in merito al mancato piantonamento di una nave in sosta inoperosa. Su questo punto, il presidente dell’Autorità portuale ha evidenziato come non siano previsti licenziamenti dei lavoratori preposti alla vigilanza e di come verrà avviata una istruttoria riguardo all’episodio segnalato dal nostro consigliere.

Questa crisi deve rappresentare per noi un’opportunità ripartire più forti domani, sostenendo il settore crocieristico in cui il porto è più forte, e implementando al massimo tutte le misure per lo sviluppo della movimentazione del comparto merci. E’ necessaria inoltre una migliore gestione delle infrastrutture amministrative interne e alle infrastrutture fisiche necessari a rendere veramente competitivo il porto di Civitavecchia nel contesto dei porti del Mediterraneo.