Il ruolo della scuola come spazio di aggregazione resta centrale nell’organizzazione stessa dello Stato e della vita civile e alla luce delle restrizioni che l’emergenza sanitaria ha imposto, dobbiamo pensare a nuovi modelli che permettano ai nostri bambini ed ai nostri ragazzi di soddisfare il proprio bisogno di confronto e di scambio socio-culturale, assicurando al tempo stesso, la tutela della salute.
Proprio perché il nuovo anno scolastico imporrà, all’interno degli istituti scolastici, limitazioni ai contatti tra alunni e studenti abbiamo proposto che le attività didattiche e di socializzazione nelle aree naturali protette, già previste per il solo periodo estivo con una Delibera di Giunta, continuino per tutto il resto dell’anno scolastico e che siano inserite come attività curriculari nei Piani di Offerta Formativa.
L’approvazione dell’Ordine del giorno, a prima firma Silvia Blasi, che impegna la Giunta Regionale ad avviare tutti gli atti e le azioni amministrative, anche di concerto con il MIUR e con gli istituti scolastici presenti sul territorio regionale per concretizzare tale proposta, non solo consentirà alle nuove generazioni lo sviluppo di una più profonda coscienza ambientale, ma garantirà loro lo svolgimento delle attività didattiche in tutta sicurezza.
Ma prima della ripresa dell’anno scolastico c’è la necessità di riflettere anche su strategie alternative di svolgimento dell’attività didattica e di fronteggiare la sfida della revisione del sistema scolastico pensando a soluzioni innovative ed alternative come per esempio l’adozione di una didattica interdisciplinare e per campi d’esperienza che vada oltre la suddivisione artificiosa in discipline, nonché lo sviluppo di laboratori all’aria aperta per stimolare l’apprendimento.
Il secondo Ordine del giorno, sempre a prima firma Blasi, che il Consiglio regionale ha votato favorevolmente, prevede che gli spazi all’aperto diventino luoghi di apprendimento per attività didattiche curriculari e/o alternative ai percorsi scolastici. Per fare ciò è però necessario avere il quadro complessivo degli spazi disponibili, siano essi pubblici o privati.
Con l’approvazione di questa proposta, la Giunta regionale dovrà predisporre, in tempi stretti, una mappatura degli spazi all’aperto nelle disponibilità delle Istituzioni Scolastiche al fine di risolvere le criticità relative alla loro fruizione e redarre una relazione tecnica in coordinamento con le conferenze di servizi organizzate dagli Enti Locali, al fine di avere il dettaglio degli spazi pubblici o privati all’aperto fruibili per lo svolgimento di attività didattiche ed educative nell’ambito della programmazione scolastiche od alternative essa in collaborazione con associazioni, università agrarie, comitati, oratori.
Lo stesso Documento Tecnico elaborato dal Comitato Tecnico Scientifico del Consiglio dei Ministri nello scorso mese di maggio indicava chiaramente come prioritaria la valorizzazione degli investimenti e delle risorse “finalizzate ad assicurare misure di sicurezza attraverso l’ottimizzazione/implementazione degli spazi, dotazioni organiche adeguate, che siano opportunità di riqualificazione della scuola italiana”.
Tocca a noi adesso fare in modo che le difficoltà connesse alla ripresa delle attività scolastiche nell’emergenza da COVID 19 si trasformino in occasioni di rilancio del sistema scolastico in un lavoro complessivo di investimenti per azioni coordinate che mettano al centro dell’agenda politica scuola e salute come elementi strategici per il benessere complessivo della persona.