Roma, 14 luglio – “Approvato in Consiglio Regionale l’Ordine del Giorno a mia prima firma con il quale si impegna la Giunta ad avviare un’interlocuzione diretta con il Governo nazionale, affinchè, in tempi brevi, avvii una riforma del Decreto sull’emergenza abitativa del Governo Renzi, abrogando il famigerato articolo 5 sulla “lotta all’occupazione abusiva di immobili”, in quanto nelle sue parti è negato il diritto/dovere alla residenza e all’allacciamento alle utenze dei pubblici servizi a coloro che, solo ed esclusivamente PER NECESSITA’, hanno dovuto occupare un alloggio pubblico, per vedere risolta la propria condizione abitativa emergenziale.
L’iscrizione all’anagrafe costituisce un diritto ed un dovere per ogni cittadino, italiano o straniero che soggiorna regolarmente sul nostro territorio. Un principio sancito non solo dal Consiglio di Stato ma anche, ultimamente, dai Supremi giudici della Consulta che hanno definito incostituzionale la norma contenuta nel primo Decreto Sicurezza, con la quale si vietava l’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo.
Si tratta di un punto di partenza fondamentale per garantire a tutti, e ancor più ai minori, l’accesso a servizi basilari come l’Istruzione, la Sanità, il ricorso ai Servizi Sociali e il diritto ad avere una casa. Diritti che la nostra Carta Costituzionale ha sancito e che non possono essere alienati da politiche securitarie e repressive, che come abbiamo visto nel corso degli ultimi anni, non hanno risolto il problema ma lo hanno acuito, dando il via ad una serie di fenomeni come quello dell’occupazione abusiva degli alloggi.
Il Decreto Legge del 2014 per l’emergenza abitativa, ha aggravato la situazione , perchè contenente una visione poco lungimirante che non guardava all’allargamento dell’offerta di alloggi a canone sociale, ad uno stop delle alienazioni del patrimonio residenziale pubblico e degli enti previdenziali, né al finanziamento di un nuovo programma nazionale decennale di edilizia residenziale pubblica, tantomeno all’aumento di fondi a tutela dei nuclei familiari in difficoltà sottoposti a provvedimenti di sfratto o per il pagamento dei mutui o dei canoni di locazione. Il contrasto all’occupazione abusiva va perseguito, ma non vanno lasciati a se stessi i più fragili”.