Inviata lettera a Zingaretti: il calendario venatorio regionale 2020/2021 non rispetta la normativa nazionale. La Giunta recepisca i rilievi del Ministero dell’Ambiente e lo ritiri
Roma, 2 ottobre – “E’ illegittimo in quanto trasgredisce la normativa nazionale in materia di tutela ambientale, ed è quindi soggetto ad impugnazione, il via libera alla caccia da parte dei non residenti nelle aree contigue al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, inserito dalla Giunta regionale con un emendamento nello scorso Collegato al Bilancio, e poi recepito all’interno del calendario regionale per la stagione venatoria 2020/2021, attualmente in corso. Un’illegittimità che avevo denunciato già all’epoca, durante la discussione del provvedimento, e che è stata confermata di recente dal Governo nazionale tramite i rilievi portati dal Ministero dell’Ambiente nei giorni scorsi in Commissione Bilancio alla Pisana, che ha appunto invitato la Giunta regionale ad eliminare la ‘norma pro caccia’ in quanto non conforme alla normativa nazionale per non incorrere in eventuali impugnazioni. Per questo ho inviato una lettera al governatore Zingaretti, firmata assieme al collega, Valerio Novelli, per chiedere che la Giunta corra ai ripari e si sbrighi non solo a recepire le indicazioni del Ministero ma anche a ritirare subito il calendario venatorio in corso basato su questa norma illegittima e in quanto tale anch’esso soggetto ad impugnazione. Ricordo che il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è il cuore pulsante dell’habitat di specie animali protette a rischio estinzione, come l’Orso bruno marsicano, oltre che il polmone verde del Centro Italia e parte del Capitale naturale di tutto il Paese”. Così Silvia Blasi, consigliera regionale M5S del Lazio in Commissione Agricoltura e Ambiente.