Negli appalti pubblici per l’affidamento e l’esecuzione di lavori, servizi e forniture di competenza della Regione o degli enti dipendenti o controllati da quest’ultima, per le imprese che vi partecipano costituisce titolo preferenziale l’essere iscritti nel registro regionale delle imprese virtuose che attuano politiche di parità di genere.

 

Lo prevede un emendamento della nostra  Roberta Lombardi, approvato oggi in Commissione Lavoro alla Pisana in occasione dei lavori sulla proposta di legge sulla parità retributiva.

“In questo registro potranno iscriversi solo aziende pubbliche e private con meno di 100 dipendenti (visto che per quelle con più di 100 dipendenti gli audit salariali di genere sono già obbligatori per legge statale) che rendono conoscibile e diffondono i dati relativi alla situazione del personale maschile e femminile, con particolare attenzione a quelli relativi alla formazione, alla promozione professionale, ai passaggi di categoria o di qualifica, alla retribuzione effettivamente corrisposta”, spiega Lombardi.

L’adempimento di questa comunicazione (le cui modalità saranno decise con successivo regolamento) consentirà di essere attestata come impresa virtuosa e quindi godere di un titolo preferenziale nei bandi e negli appalti pubblici regionali. Questo rappresenterà un enorme incentivo per le imprese ad adeguarsi alle best practice nazionali ed europee in materia di parità retributiva, come tra l’altro da indicazioni Ue, visto che l’Italia, il cui tessuto imprenditoriale è composto prevalentemente da PMI, è alquanto indietro. E’ questo un passo in avanti per una battaglia di civiltà che ci riporti in linea con gli standard degli altri competitor internazionali in fatto di Pari Opportunità.