Roma, 27 ottobre – “Non è ammissibile che la Regione Lazio non metta a punto un sistema di organizzazione che eviti il ricorso a Proposte di Legge per il riconoscimento di debiti fuori bilancio, in particolar modo quelli che vengono accumulati a causa del ripetuto utilizzo di personale esterno per la gestione dei contenziosi e per i servizi di facchinaggio”.
Così in una nota il Gruppo M5S alla regione Lazio, al termine della Commissione Bilancio nel corso della quale sono state esaminate diverse Proposte di Legge per il riconoscimento della legittimità di spese prive di impegno economico.
“Se è vero che molti costi relativi al pagamento di parcelle a professionisti esterni, ai quali è stato dato l’incarico di seguire procedure di contenzioso, risalgono a diversi anni fa – ha dichiarato il consigliere Devid Porrello – è anche vero che quasi il 30% di queste sono da imputare alle ultime due legislature che pure vedono, in organico, 41 unità di personale nell’Avvocatura e 14 Posizioni Organizzative. Non è pensabile che con questi numeri ci debba essere la esigenza di affidare incarichi all’esterno, e se c’è vuol dire che manca un impianto organizzativo che permetta di gestire le controversie. Stessa cosa dicasi per i servizi di facchinaggio per i quali le spese extra ammontano a circa 83mila euro l’anno. A meno che la Regione Lazio non movimenti merci alla stregua di un corriere espresso, si tratta di somme obiettivamente elevate che potrebbero essere risparmiate facendo una volta per tutte una gara di appalto omnicomprensiva di tutti i servizi di questo tipo”.
“L’aumento esponenziale, negli ultimi anni, dei contenziosi in ambito sanitario e la loro conclusione non favorevole per la Regione Lazio, con il conseguente impatto negativo sulle risorse finanziarie non programmate – ha affermato la consigliera Valentina Corrado – deve portarci a riflettere sulla necessità di accantonare maggiori somme nelle more dell’espletamento delle procedure giudiziarie.
“Alla luce delle della situazione debitoria in cui la Regione si trova – ha continuato Corrado – va fatta anche una valutazione sull’opportunità di continuare a resistere in giudizio per queste controversie o risolvere con una transazione che potrebbe di fatto ridurre le somme da esborsare. Proprio per questo è stata istituita, nella scorsa legislatura, una Cabina di Regia con l’obiettivo di ridurre il contenzioso, utilizzando il metodo della transazione. Ad oggi, nonostante ripetute richieste, il Consiglio regionale non sa se questa Cabina di Regia stia operando e in che modo e se non ha funzionato, quali siano i motivi. Al netto di tutto, va anche detto che, fatto salvo il parere tecnico dell’Avvocatura regionale, è chi governa che deve assumersi la responsabilità di tali valutazioni, perché le scelte ricadono sull’intero impianto finanziario dell’ente regione e, di conseguenza, sui cittadini”.