Roma, 12 novembre – “La medicina territoriale, come strumento strategico per contenere la devastante pandemia Covid e come primo punto di riferimento per i cittadini che stanno subendo gli effetti sanitari e psicologici di una fase senza precedenti, deve essere messa in condizione di poter operare con strumenti adeguati e con protocolli univoci. Per questo motivo, come Movimento 5 Stelle, abbiamo chiesto che in Commissione Sanità venissero auditi i rappresentanti dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta”.
Lo dichiara il consigliere M5S Loreto Marcelli, vice-presidente della Commissione Sanità della Regione Lazio.
“Il coinvolgimento e il coordinamento dei medici di base è imprescindibile se davvero vogliamo fare fronte unico in questa emergenza sanitaria dalla quale sono scaturiti enormi problemi anche sociali – ha continuato Marcelli – e conoscere le difficoltà che questi stanno vivendo, può darci modo di capire dove e come è meglio intervenire con soluzioni in grado di risolvere i problemi”.
“Siamo ben consapevoli della grande mole di lavoro cui sono sottoposti i medici di famiglia – ha continuato il consigliere del Movimento 5 Stelle – che devono accogliere i pazienti impauriti, effettuare i vaccini antinfluenzali, tutelare gli anziani, monitorare le cronicità e tracciare i contagi, molto spesso in mancanza di attrezzature specifiche, personale di studio e dispositivi di sicurezza adeguati. Consapevolezza confermata anche da quanto emerso dalla Commissione di oggi, nel corso della quale sono state poste una serie di problematiche che mi auguro la Regione Lazio, voglia accogliere e risolvere anche per evitare il congestionamento di ospedali e Pronto Soccorso”.
“C’è la necessità di un rapido avvicendamento per far sì che possano essere inseriti medici più giovani, a fronte di tanti professionisti che sono vicini al pensionamento e soprattutto occorre che la Regione Lazio predisponga un protocollo ben definito per fare in modo che tutti seguano un’unica linea di azione. Ne trarrebbe giovamento l’organizzazione del loro lavoro e i cittadini che potrebbero ricevere risposte più tempestive”, ha concluso Marcelli.