Gli Stati Generali sono un evento importante per il MoVimento 5 Stelle, un momento di confronto e incontro lungamente richiesto da attivisti e portavoce di ogni livello. A dieci anni dalla nascita, abbiamo dovuto i fare i conti con i moltissimi cambiamenti avvenuti non solo al suo interno, come movimento partito dal basso e divenuto in breve tempo prima forza politica del Paese, ma anche all’esterno, con un mutato clima politico nazionale e internazionale che presenta nuove sfide.
Non avremmo mai potuto immaginare che di lì a poco un nuovo nemico invisibile e subdolo avrebbe sconvolto le vite dei cittadini del Paese e dell’intero pianeta, mettendo in discussione assetti produttivi e forme della vita sociale pubblica e privata che tutti noi davamo per scontati. Ma proprio in qualità di forza politica al Governo, il Movimento 5 Stelle ha sentito la necessità di andare avanti e adattarsi, facendo di un ostacolo un’opportunità. Ringrazio quindi Vito Crimi che, in qualità di Capo politico, ha preso su di sé la responsabilità di organizzare comunque questi Stati Generali, in forma interamente digitale.
L’organizzazione delle varie giornate attraverso l’uso di una piattaforma digitale e alla presenza di moltissimi partecipanti ha richiesto metodo e capacità di coordinamento, oltre che l’aiuto di portavoce e attivisti che hanno dedicato impegno e tempo per la gestione di ogni singola tappa dell’evento. L’obiettivo era passare dai tanti incontri fisici con piccoli gruppi su tutto il territorio nazionale a un unico grande incontro, necessariamente virtuale, assicurando però che tutti potessero partecipare e dire la propria.
Nelle riunioni regionali e nella riunione della sezione estera, migliaia di attivisti hanno dato il proprio contributo per la stesura di 21 documenti che forniscono le linee guida tematiche su “Principi e regole”, “Organizzazione e struttura” e “Agenda politica”. Queste linee guida, contenenti un insieme di variegate proposte sui medesimi punti di discussione, sono state poi elaborate con il sistema denominato “Stakeholder Assessment”. L’uso di tale metodo ha permesso di inquadrare i principali quesiti emersi dagli incontri e le rispettive proposte per risolverli. Il frutto di questo lavoro, organizzato con approccio pragmatico e scientifico, costituisce la base su cui oggi, 14 novembre, ben 305 attivisti provenienti da tutta Italia si sono lungamente confrontati per dare vita a delle risposte più chiare, omogenee e concrete con un’unica visione: indirizzare il Movimento 5 Stelle verso il futuro.