Guardiamo oltre i prossimi mesi e i prossimi anni con una visione proiettata a lungo termine per creare un’assistenza sanitaria semplice, fruibile, vicina e al servizio delle persone
Roma, 1 dicembre – “Abbiamo bisogno di dare ulteriore spinta all’innovazione tecnologica a servizio della Sanità se davvero vogliamo fare quella rivoluzione digitale che renda più sostenibili i sistemi di cura e la presa in carico dei pazienti, soprattutto quelli affetti da patologie croniche che non li rendono autosufficienti. La pandemia, pur tra gli innumerevoli aspetti negativi, ci ha fatto fare un salto mentale importante verso nuovi modelli che fino a qualche tempo fa si pensava di difficile attuazione ed oggi, grazie alle risorse economiche che arriveranno dall’Europa, possiamo confrontarci su nuovi paradigmi attraverso i quali si misura la nostra idea di società, di servizi e di Stato”.
Così Roberta Lombardi, capogruppo M5S alla Regione Lazio, nel corso della Commissione Sanità durante la quale gli Assessori D’Amato e Troncarelli hanno illustrato le linee programmatiche della Regione per l’utilizzo dei fondi europei della Next Generation Eu.
“E’ impensabile che nel 2020 – ha continuato Lombardi – i cittadini che hanno in casa un familiare non autosufficiente, siano costretti a districarsi tra procedure e uffici per ottenere ciò che potrebbe essere erogato loro con facilità se si semplificasse l’approccio con l’utilizzo della tecnologia. L’innalzamento dell’età media ci fa andare verso una popolazione sempre più anziana e cronica, dobbiamo guardare oltre i prossimi mesi o i prossimi anni ed avere una visione proiettata a lungo termine se davvero vogliamo creare un’assistenza sanitaria semplice, fruibile, vicina e al servizio delle persone”.
L’importanza di un rafforzamento della sanità territoriale è stata ribadita da Loreto Marcelli, vice-presidente della Commissione.
“Il potenziamento delle USCAR (Unità Speciali di Continuità Assistenziale Regionali) e l’attivazione delle USPED, le unità pediatriche per la cura dei bambini affetti da Covid – ha affermato Marcelli – sono solo il primo passo verso un’assistenza vicina, anche fisicamente, ai pazienti in questo particolare momento in cui la priorità sono le cure anti-Covid e l’alleggerimento delle strutture sanitarie. Ma non basta, dobbiamo pensare anche alla fase post-pandemica e implementare la ricetta dematerializzata, dando la possibilità anche ai medici specialisti e a quelli ospedalieri di utilizzarla ed estendendola ulteriormente ai farmaci di Fascia C, ai presidi per diabetici, per colostomizzati e per ulcere da decubito. Così come bisogna pensare a tutte le altre patologie che purtroppo, sono state messe in coda, come i tumori metastatici per i quali vanno individuati percorsi dedicati e un potenziamento delle strumentazioni sia negli ospedali che negli ambulatori”.
“In una prospettiva di rafforzamento del sistema sanitario regionale, digitalizzazione e territorio devono viaggiare di pari passo”, ha concluso il consigliere del Movimento 5Stelle.