Il servizio, ad oggi, è attivo solo per le chiamate provenienti dai prefissi 06 e 0774
Roma, 7 dicembre – “Il Numero Unico di Emergenza 1.1.2 va esteso all’intero territorio della Regione Lazio e non solo ai prefissi 06 e 0774, per dare la possibilità a tutti i cittadini di usufruire di tale servizio, soprattutto in questo periodo di pandemia”.
Lo dichiarano i consiglieri del Movimento 5 Stelle Lazio Roberta Lombardi, Loreto Marcelli e Francesca De Vito, sottoscrittori di una Interrogazione a Risposta Immediata con la quale chiedono la motivazione per cui la seconda Centrale Unica di Risposta del Numero Unico di Emergenza 1.1.2 ad oggi non sia stata ancora aperta.
“Già nel luglio del 2015, grazie alla riformulazione di un emendamento a mia prima firma, la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati diede il via libera all’istituzione di un numero unico per le emergenze, che diventò operativo nel novembre dello stesso anno – afferma Roberta Lombardi, capogruppo M5S alla Regione Lazio e già deputata a 5 Stelle – L’emergenza Covid-19 ha messo in rilievo ancor di più l’efficacia di questa misura e i il ruolo determinante svolto dalla centrale NUE 1.1.2 nella gestione e nel filtraggio delle criticità. Purtroppo l’unica CUR (Centrale Unica di Risposta) attualmente in essere copre esclusivamente le chiamate provenienti dai prefissi 06 e 0774, di conseguenza il servizio ancora oggi, non ricopre tutto il territorio della Regione Lazio. Ciò comporta per i cittadini dei comuni fuori dai suddetti prefissi, di gravare ancora sugli enti della catena di emergenza senza avere un filtro che diminuisca gli afflussi delle chiamate presso le centrali 112-113-115-118”.
“Ci stiamo battendo da tempo per l’estensione di questa prestazione – sottolinea Loreto Marcelli, vice-presidente della Commissione Sanità – Era l’aprile del 2019 quando presentai una Mozione per chiedere che tutte le province del Lazio potessero usufruire del NUE. Per di più il Consiglio regionale, nella seduta straordinaria dedicata all’emergenza Covid, nel maggio scorso, ha approvato un Ordine del giorno a mia prima firma con il quale si impegnava la Giunta a portare a compimento il servizio, rendendolo operativo su tutto il territorio regionale, ma ad oggi la seconda Centrale Unica di Risposta non è stata ancora aperta”.
“ La centrale Unica di Risposta NUE 1.1.2 rappresenta il front office per tutte le emergenze – commenta Francesca De Vito – il primo anello della catena del soccorso che, per suo compito istituzionale, deve garantire una risposta rapida all’utenza, il filtro delle chiamate improprie, l’attivazione tempestiva dell’Ente di Soccorso competente in caso di emergenza e una corretta informazione all’utenza relativamente a richieste che non rivestono carattere di emergenza, mettendo a disposizione il numero appropriato, qualora disponibile, o invitando l’utente a richiamare direttamente. L’emergenza epidemiologica ha determinato un impatto mediatico, sociale e sanitario che ha prodotto una modificazione delle modalità di accesso da parte della popolazione al 1.1.2, sia per quanto riguarda la tipologia di richieste che per quanto riguarda la quantità di chiamate ricevute, diventa dunque più che mai urgente offrire la possibilità a tutti i cittadini della Regione Lazio, di usufruire di tale servizio che andrebbe ad alleggerire ulteriormente l’intasamento delle linee delle altre centrali e specialmente il 118, che rischia spesso di andare in default”.