Va modificata la Legge Regionale n. 15 per renderla ferrea verso coloro che commettono abusi edilizi importanti e per declassare le non conformità poco rilevanti

 

Roma, 12 gennaio – “La definizione dei criteri per l’individuazione delle situazioni di rilevante gravità del patrimonio urbanistico ed edilizio del Lazio, non può prescindere da una modifica della Legge Regionale n. 15 il cui scopo è, si, quello di assicurare “un ordinato sviluppo del territorio, la salvaguardia delle risorse ambientali, del paesaggio e del patrimonio culturale, ma che senza un aggiornamento rischia di rallentare le procedure di adeguamento di tutti quegli immobili costruiti con il pieno possesso di titoli edilizi validi, ma che presentano piccole e irrilevanti difformità che potrebbero essere regolarizzate attraverso procedimenti più semplici e meno onerosi. Attualmente la legge, non aggiornata, regolamenta le sanzioni per titoli che oggi sono stati sostituiti e semplificati, quale ad esempio la SCIA.

Come Movimento 5 Stelle abbiamo chiesto da sempre norme stringenti e rigorose contro ogni tipo di speculazione edilizia e tutele importanti per la salvaguardia del paesaggio, ma non possono essere paragonati a ciò quegli interventi di natura residuale che richiedono solo un iter amministrativo per rientrare nella regolarità.

Situazioni che non possono essere messe sullo stesso piano, cosa che invece fa l’attuale norma regionale con la quale si rischiano sanzioni elevate a irregolarità anche solo formali, depenalizzate dalla norma nazionale, considerandole alla stregua di abusi ben più pesanti.

La difficoltà di questo momento storico impone anche la necessità di misure che agevolino il più possibile la parte sana del nostro Paese e la regolarizzazione del nostro tessuto edilizio, sia dal punto di vista economico che burocratico, cosa che il Governo nazionale sta facendo con il Superbonus 110% che è un esempio concreto di sostegno, il quale non solo va a beneficio di chi ne usufruisce ma che porta ad una più ampia regolarizzazione e ad una mappatura completa del patrimonio immobiliare esistente. In egual misura la Regione Lazio dovrebbe rendersi conto che è un paradosso sanzionare come violazioni gravi quelle che nella norma nazionale sono state ritenute lievi.

Il nostro impegno sarà quello di introdurre l’aggiornamento ad una norma ormai ampiamente modificata a livello nazionale, in modo tale da renderla ferrea e intransigente verso coloro che commettono abusi edilizi importanti e che, al tempo stesso, declassi le non conformità oggi ritenute poco rilevanti.

Se è lecito che una legge regionale possa essere più restringente rispetto ad un ordinamento nazionale, è anche vero che non si può essere forti con i deboli e deboli con i forti. Ci auguriamo di poter lavorare in Commissione Urbanistica almeno su questa modifica e che il modus operandi adottato con Il Piano Paesistico Regionale, non venga riproposto anche in questa occasione”.

 

 

Così in una nota la consigliera regionale M5S Gaia Pernarella, a margine della Commissione Urbanistica in cui è iniziata la discussione sulla delibera che definisce i criteri per l’individuazione delle situazioni di rilevante gravità in relazione al paesaggio, ad aree vincolate e all’assetto urbanistico-edilizio del territorio.