Ci sono battaglie, come quella per la tutela dell’ambiente e l’impegno per promuovere uno sviluppo sostenibile, che l’esplosione dell’emergenza sanitaria ha magari rallentato, ma che non abbiamo mai smesso di combattere: è sempre più chiaro infatti come la risposta alla pandemia debba essere organica ed includere azioni incisive su come viviamo ed impieghiamo gli spazi nelle nostre città e di come ci relazioniamo con l’ambiente che ci circonda, sulle politiche sociali e il sostegno al tessuto produttivo, affinché vengano colte tutte le potenzialità offerte dalla transizione ecologica.
Ed è proprio nella triplice direzione del sostegno al reddito delle famiglie in difficoltà, il raggiungimento degli obietti del green deal europeo e del sostegno alle imprese del comparto della filiera di installazione e manutenzione fotovoltaico che si inserisce la Proposta di legge sul Reddito energetico, a prima firma della nostra capogruppo Roberta Lombardi, che è stata incardinata oggi in Commissione Ambiente della Regione Lazio.
Questa proposta di legge, che segue l’approvazione, due anni fa, di un Ordine del Giorno sempre a prima firma Lombardi con cui abbiamo impegnato la Giunta ad istituire il Fondo rotativo per il reddito di cittadinanza energetico, in un unico provvedimento di appena 10 articoli vogliamo contrastare le situazioni di disagio socio economico in cui versano alcune famiglie, rafforzare la tutela dell’ambiente e contemporaneamente sostenere lo sviluppo economico del Lazio.
Grazie al Fondo rotativo infatti, anche le famiglie meno abbienti avrebbero la possibilità installare dei pannelli fotovoltaici nelle proprie abitazioni, mentre il Fondo si alimenterebbe autonomamente grazie alla vendita di energia elettrica al gestore dei servizi energetici: infatti un valore pari al 50% della remunerazione per la produzione di energia verrebbe destinato ad alimentare il Fondo rotativo, mentre l’altro 50% verrebbe riconosciuto al nucleo familiare come riduzione dei costi sui propri consumi energetici.
Il reddito energetico rappresenterebbe dunque una vera e propria rivoluzione per i cittadini del Lazio: rincuora il fatto che un provvedimento simile è già realtà in Italia. In Puglia, grazie all’impegno del Gruppo consiliare M5S dal 2019 esiste una legge regionale che istituisce il reddito energetico: una misura che a sua volta si basa sull’esperienza del Comune di Porto Torres, in Sardegna, dove l’ex sindaco M5S Sean Christian Wheeler, pur senza avere riferimenti legislativi e finanziamenti statali o regionali ha provveduto con Regolamento comunale ad istituire un reddito energetico locale finanziando l’acquisto di impianti fotovoltaici da installare nelle abitazioni di nuclei familiari con disagio economico.
Con l’istituzione del reddito energetico regionale possiamo perseguire il doppio obiettivo della lotta ai cambiamenti climatici e alla povertà, quello della conversione energetica degli edifici, l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili e il rilancio delle aziende operanti nel fotovoltaico, fornendo ai cittadini più bisognosi uno strumento aggiuntivo che rafforza gli obiettivi e le opportunità offerte da altre misure importanti come il Superbonus 110% introdotto a livello nazionale dal Governo.
Ora si apre la fase delle audizioni in Commissione, con cui verranno raccolte le voci delle realtà coinvolte dalla nostra Proposta di legge: noi continuiamo nel nostro impegno per uno sviluppo sostenibile del Lazio e il sostegno alle famiglie in difficoltà: vi terremo informati sugli sviluppi del provvedimento!