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Sostenibilità e sviluppo economico. Sono queste le parole chiave emerse dal convegno “Tuteliamo le api, costruiamo il futuro. Idee e proposte per il settore”, organizzato dalla Vice-Presidente del Senato Paola Taverna con la senatrice del Movimento 5 Stelle Giulia Lupo, che si è svolto a Roma venerdì 8 aprile. Un’occasione per fare il punto della situazione su quello che è uno dei settori strategici del Paese e, soprattutto, un modo per confrontarsi con esperti del settore e addetti ai lavori, su quanto può e deve essere fatto per tutelare le api.

In apertura di convengo la Vice-Presidente del Senato Paola Taverna ha subito sottolineato l’importanza strategica del settore apistico e il pericolo che costituiscono alcune politiche attuate in agricoltura, che rischiano di compromettere la vita delle api e degli insetti impollinatori, con conseguenze disastrose. Per questo sono necessari tempestivi interventi normativi, come l’inserimento della tutela dell’ambiente nella Costituzione, un traguardo raggiunto grazie al lavoro del Movimento 5 Stelle in Parlamento e il disegno di legge delega che riguarda la tutela della biodiversità, che vede come prima firmataria proprio Paola Taverna.

La Senatrice Giulia Lupo, Segretaria in Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato ha ribadito l’importanza di questi incontri, che sono dei veri e propri contenitori di informazioni messi a disposizione dei cittadini e, soprattutto, di quanti lavorano all’interno della filiera. Per questo è vitale fare sistema e creare sempre più contenitori di questo tipo, per permettere alla filiera di organizzarsi in maniera coerente.

Un concetto ripetuto anche dalla Senatrice Patty L’Abbate, Capogruppo nella Commissione Territorio, Ambiente, Beni Ambientali del Senato che sta portando avanti le audizioni sul disegno di legge delega. L’obiettivo del Ddl, ha spiegato L’Abbate, è quello di modificare l’intero modello economico, internalizzando questo settore, da troppo tempo considerato erroneamente come secondario, e iniziando ad affrontare le questioni ambientali nel loro insieme e non in maniera scollegata e differenziata.

In riferimento al settore apistico si sta muovendo anche l’Europa, come ha raccontato l’Eurodeputata Paola Rondinelli, membro della Commissione Occupazione e Affari Sociali e sostituta delle Commissioni Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare, Agricoltura e Sviluppo rurale, che ha richiamato l’attenzione sulla riforma della Pac – Politica agricola comune e sul Green New Deal. È necessario fornire una strategia a livello europeo, per poi indirizzare le filiere nazionali e regionali e permettere di applicare una strategia comune. Per questo, ha spiegato Rondinelli, il Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione maggiore attenzione sul comparto e nel 2021 ha votato una nuova strategia che coinvolge la biodiversità e ha chiesto un piano specifico per le api e gli insetti impollinatori.

Per l’aspetto più tecnico del settore è intervenuto Raffaele Cirone, Presidente della Federazione Apicoltori Italiani, che ha richiamato l’attenzione sul ruolo primario dell’Italia in tema di apicoltura. Il nostro Paese è, infatti, al vertice in ambito europeo per il patrimonio di alveari che incrementa anno dopo anno, un patrimonio che cresce negli anni e fa emergere una ricchezza che oggi arriva a rappresentarsi con oltre 70mila apicoltori e oltre 2 milioni di colonie. Quello che è urgente fare per tutelare questo patrimonio, ha spiegato Cirone, è colmare una serie di lacune che si sono venute a creare nel tempo, con la crescita del settore, per esempio intensificando la presenza di flora nettarifera e pollinifera su tutto il territorio nazionale.

Nella seconda parte del convegno, dedicato al settore apistico della Regione Lazio, il Consigliere Valerio Novelli, Presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente, ha fatto il punto sull’iter di approvazione della legge sulla tutela delle api. Una legge che è partita dal basso con l’ascolto di oltre venti tra associazioni, enti e istituti del settore apistico, le cui osservazioni sono state accolte nel testo finale. Una legge che ha come punti di forza la tutela dell’ape mellifera ligustica, la specie autoctona che è stata colpita, negli ultimi anni, da una moria preoccupante. Grazie alla legge saranno effettuati importanti investimenti per la formazione e la ricerca, garantendo finanziamenti a chi vuole espandere la propria attività e a chi vuole affacciarsi a questo settore.

Un impegno, quello per il settore apistico, che ci vede schierati in prima fila e che deve riguardare tutti, a prescindere dai colori politici, per fare in modo che si possano coniugare il rispetto della biodiversità, la tutela delle api, dell’ambiente e lo sviluppo economico delle aziende che lavorano in questo settore.