Un’altra battaglia in tema di rifiuti è stata vinta e di questo siamo davvero orgogliosi: la Regione Lazio ha detto no alla costruzione di un inceneritore a Tarquinia, rigettando la Valutazione di Impatto Ambientale. Tutto ciò grazie a un nostro emendamento presentato nel 2020 a modifica della legge regionale 27/98 sulla gestione dei rifiuti, che vieta l’installazione di nuovi impianti di incenerimento e coincenerimento sul territorio regionale.

Si tratta di una vittoria per i cittadini del viterbese, un territorio che già presenta delle criticità a livello ambientale e che non necessita di un impianto di tale portata, tanto più se questo andrebbe ad impattare negativamente sugli obiettivi di conservazione dei siti inseriti nella Rete Natura 2000, con effetti devastanti non solo sull’ambiente, ma anche sull’occupazione di suolo e sulle risorse idriche.

Inoltre anche gli Enti, le associazioni, i cittadini di questo territorio hanno espresso la propria contrarietà all’impianto nella Conferenza dei Servizi, adducendo motivazioni di carattere ambientale e logistico viste le 122.000 tonnellate all’anno di ceneri pesanti che avrebbe rilasciato e un traffico previsto di circa 90 camion al giorno per il trasporto dei rifiuti.

La nostra attenzione all’ambiente e alla salute dei cittadini l’abbiamo dimostrata con coerenza e con i fatti e il divieto alla realizzazione di nuovi inceneritori nella nostra regione è stato un punto fermo per il quale ci siamo battuti in tempi non sospetti, ricevendo la giusta attenzione da parte di tutta la maggioranza in Consiglio regionale.

Oggi quell’emendamento che presentammo nel 2020 ha avuto una ricaduta concreta, a dimostrazione del fatto che quando si lavora senza preconcetti ideologici e senza recinti di parte, ma solo ed esclusivamente per il bene della comunità, si ottengono risultati importanti.