La pensione di reversibilità va anche ai figli? Non tutti sono a conoscenza di questo aspetto fondamentale della normativa previdenziale.

Spesso, i genitori anziani si interrogano su ciò che accadrà ai loro figli in caso di decesso, specialmente riguardo alla pensione di reversibilità. Questa preoccupazione è comune anche tra i figli, in particolare se sono disoccupati e dipendono economicamente dai genitori con cui convivono. Ma cosa prevede la normativa in merito a questa pensione?
L’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, stabilisce criteri specifici per la concessione della pensione di reversibilità ai figli. In breve, il diritto a questa prestazione dipende da diverse condizioni legate all’età e alla situazione economica del figlio.
La pensione di reversibilità va anche ai figli?
I figli minorenni hanno diritto alla pensione del genitore defunto. Tuttavia, se il minorenne vive con l’altro genitore, quest’ultimo riceverà una quota maggiore della pensione del coniuge scomparso. In particolare, il coniuge superstite ha diritto al 60% della pensione, ma questa quota aumenta all’80% se ci sono figli minori o maggiorenni a carico. Di conseguenza, la pensione di reversibilità può essere suddivisa, assicurando un sostegno maggiore alla famiglia.

Ma cosa accade se i figli sono maggiorenni? La pensione di reversibilità non è solo per i minorenni. Anche i figli maggiorenni che sono studenti hanno diritto a riceverla, purché siano a carico del genitore al momento del decesso. Questo diritto si estende fino al compimento dei 26 anni o fino alla conclusione del corso di studi, ma mai oltre l’età limite. Pertanto, se un figlio sta frequentando l’università o la scuola superiore e risulta a carico del genitore, potrà ricevere la pensione di reversibilità.
I figli adulti e la pensione di reversibilità
La situazione si complica quando si tratta di figli maggiorenni disoccupati. Un figlio adulto che vive con il genitore e non lavora non ha diritto alla pensione di reversibilità se non è studente. Infatti, superati i 26 anni, la semplice convivenza non è sufficiente per avere accesso a questa prestazione.
L’unico modo in cui un figlio maggiorenne può ricevere la pensione di reversibilità è se è completamente invalido al lavoro e risulta a carico del genitore al momento della morte. In tal caso, l’INPS garantirà una parte della pensione. È importante notare che anche se il figlio disabile non vive con il genitore defunto, può comunque avere diritto alla pensione, a condizione che ci siano prove chiare del suo stato di dipendenza economica. Questo significa che il genitore doveva contribuire al sostentamento del figlio affinché il diritto alla pensione fosse riconosciuto.
Il tema della pensione di reversibilità è complesso e variegato. È fondamentale che genitori e figli comprendano i requisiti e le condizioni per accedere a questa importante forma di sostegno economico.