Valentina Corrado, capogruppo del M5S Lazio, dichiara:
“Dopo aver ascoltato l’assessore che leggeva la nota preparata dai suoi uffici estrapolando alcuni passi della delibera ANAC ho voluto far chiarezza ricostruendo quanto accaduto dalla nomina di Agresti ad oggi. Il fatto più curioso è che nonostante la giunta si asserragli dietro al “non possiamo controllare i requisiti di tutti”, Zingaretti non poteva non sapere che Agresti è il legale rappresentante della società che gestiva alcune strutture sanitarie accreditate dalla regione visto che in un decreto da lui firmato si faceva espresso riferimento al ruolo societario rivestito dall’ex commissario IPAB e lo stesso Agresti aveva ben indicato questo ruolo nel suo curriculum. Le nomine rappresentano uno dei principali nei della giunta Zingaretti, come certificato da questa vicenda, dall’annullamento dei bandi dei dirigenti esterni da parte del TAR dagli arresti e dagli avvisi di garanzia, mentre le IPAB sono enti pubblici, sottoposti al controllo regionale, che hanno bisogno di una maggiore trasparenza, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei loro cospicui patrimoni.”