Silvia Blasi, consigliera del M5S Lazio, dichiara:
“Il 22 gennaio scadranno i termini per la valutazione della proposta di Acea Spa di fondersi con Acea Ato2 e Acea Ato 5, gestori del servizio idrico delle province di Roma e Frosinone e dal giorno dopo, grazie al silenzio assenso, potrebbe mettersi in piedi questa operazione che svilisce il senso della legge popolare sull’acqua pubblica. Acea Spa già controlla i gestori di Toscana e Umbria e ha mire su Acqualatina e sul Ato 1 di Viterbo, se si realizzasse anche questa fusione ci troveremmo davanti a un monopolista, ovvero l’esatto contrario di quanto auspicato dalla legge 5. La regione dovrebbe intervenire prima della scadenza, difendendo la legge approvata dal consiglio, ma finora si è dimostrata assolutamente immobile sul tema, come dimostrato dai continui rinvii nella discussione la proposta sulla ridefinizione degli ambiti di bacino. La Giunta e il PD laziale devono essere chiari, spiegando se il loro obiettivo è affidare tutto in gestione ad Acea o rispettare la volontà popolare, centinaia di migliaia di cittadini, attivisti e membri dei comitati per l’acqua pubblica aspettano una risposta diversa da quella che la cronaca sta formulando, nell’indifferenza di Zingaretti e degli assessori.”