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Movimento 5 Stelle Lazio
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Via della Pisana 1301 - 00163, Roma
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Cronache dal consiglio del 29/01/2014

30 Gennaio, 2014

zingabocciatutto

Ieri nell’aula di via della Pisana è andata in scena la rituale seduta del mercoledì.

L’ordine del giorno era denso, troppo per pensare di riuscire a concluderlo in una sola giornata:

  • Pedaggi autostradali,
  • Chiusura ABECOL,
  • Malasanità,
  • Legge sulla Protezione Civile,
  • Piano paesaggistico
  • Terme ex INPS di Viterbo.

La mozione sui pedaggi autostradali era l’ennesima stranezza di questa legislatura, il caso voleva che la tratta autostradale in questione fosse quella che ogni giorno usa il capogruppo del PD, noi ci siamo opposti perché nel testo c’era scritto “essendo impensabile un aumento del trasporto su ferro”, anche se nello stesso momento in cui votavamo, Zingaretti stava inaugurando nuovi treni e promettendo un agevole futuro su rotaie a tutto il Lazio.

Siamo passati ad ABECOL, agenzia inutile e anticostituzionale, diretta fino all’arresto dal celeberrimo Fegatelli. La nostra richiesta di abolizione è stata avallata dall’assessore competente, quindi sembrava tutto in discesa per risolvere almeno una delle dodicimila anomalie che contraddistinguono il Lazio ma a via della Pisana se qualcosa è logico suscita sempre strane reazioni. In questo caso la maggioranza ha deciso di andare contro il parere della Giunta edi bocciare con motivi pretestuosi la nostra proposta, nonostante avessimo acconsentito a modificare le premesse. Quanto accaduto ieri dimostra la totale incoerenza che regna sovrana nel PD e nei suoi vassalli e avrà sicure conseguenze quando Zingaretti deciderà di volersi appuntare anche questa medaglia ed annuncerà urbi et orbi di aver chiuso l’inutile agenzia.

Come terzo punto c’era l’annosa questione della “Commissione Speciale sugli Errori in Campo Sanitario e sulle Cause di Inefficienza del Servizio Sanitario Regionale” di cui si chiedeva di decretarne l’urgenza per la votazione. Dato che la maggior parte dei consiglieri regionali è usa diramare comunicati in cui si fa un largo uso del termine “malasanità”, pensavamo fossero ormai assodati i problemi che asfissiano la sanità laziale e che tutti fossimo interessati a rintracciarne i responsabili politici. L’aula ha naturalmente respinto l’urgenza ma c’è da scommettere che al prossimo morto per incuria sanitaria saranno tutti pronti a cavalcare “la malasanità”.

Leodori ha deciso di invertire il resto dell’ordine del giorno, facendo discutere prima la questione delle terme di Viterbo, da regolare con una legge di un solo articolo. La discussione ha superato le 5 ore, hanno approvato il nostro emendamento che specificava “offerta più vantaggiosa” dove gli altri avevano deciso di usare la solita imprecisione che da modo ai propri amici di ottenere vantaggi. Hanno votato anche un nostro Ordine del Giorno “finalizzato alla tutela delle acque termali di Viterbo da forme di monopolio” impegnando il presidente e la giunta regionale alla salvaguardia di tutte le attuali fonti termali pubbliche, gratuite e a basso costo facilmente accessibili dalla cittadinanza. Inoltre si chiede una riqualificazione del complesso termale attraverso un uso multifunzionale che preveda anche la creazione di un centro congressi, di scuola di formazione per addetti al settore termale e che la ristrutturazione del complesso immobiliare avvenga attraverso soluzioni eco-compatibili e di basso impatto ambientale.”

Una volta deciso cosa fare con le terme di Viterbo, che i soliti piazzisti a 9000 euro al mese hanno provato a dipingere come una realtà che farà guerra alle rinomate località termali toscane e francesi si è passati alla legge della Protezione Civile, con i 1300 emendamenti da noi presentati.

Perché tutti questi emendamenti? Il M5S Lazio vuole la morte della Protezione Civile?

No, il M5S Lazio non vuole che con la scusa dell’emergenza si tirino su i soliti assumifici con cui mantenere il proprio bacino elettorale. L’emergenza è una cosa troppo seria per farla gestire a 12 strutture, concetto ripetuto dai volontari presenti nell’acquario, convocati da “qualcuno” alle 9 per fare scenografia e pressione e rimasti quasi 12 ore a galleggiare nei discorsi vuoti pronunciati da molti settori dell’emiciclo.

Dopo le 20 si decide di aggiornare tutto alla settimana prossima. Anche questo mercoledi via della Pisana ha vissuto l’umiliazione della democrazia perpetrata da una maggioranza sorda e che vota solo contro di noi, a prescindere.