Valentina Corrado, capogruppo del M5S Lazio, dichiara:
“Dopo aver letto i comunicati stampa diramati oggi sull’approvazione notturna del DEFR potrebbe venire il sospetto che il Consiglio abbia licenziato un documento cruciale per le sorti del martoriato Lazio. Purtroppo la realtà è un’altra e spero che dopo la sbornia di dichiarazioni possa essere osservata con serenità anche dai membri della maggioranza. Il DEFR è un documento politico programmatico che nelle mani di Zingaretti, assente ingiustificato nella seduta di ieri, si converte in un micidiale strumento di propaganda complementare alla diffusione parziale dei dati ISTAT e all’interpretazione libera del giudizio di parifica del rendiconto regionale.
Quando in futuro studieranno questi tre documenti e li confonderanno con le statistiche della nostra crisi regionale avranno il dubbio di trovarsi davanti a documenti falsi, prodotti da qualche zelante funzionario per elogiare le qualità del governante. Non c’è nulla di ‘virtuoso’ in un documento che parte da presupposti sbagliati come la cifra, al netto della propaganda, del disavanzo regionale, che continua a definire prioritaria un’opera inutile come la Roma-Latina invece di mettere in sicurezza la Pontina e realizzare una metropolitana leggera come chiedono cittadini e pendolari, categorie molto poco ascoltate alla Pisana rispetto a cementificatori, appaltatori e contrattisti.
I nostri emendamenti bocciati volevano correggere alcune storture di questo documento, impegnare Zingaretti su questioni cruciali come la raccolta differenziata, la mobilità sostenibile e il contenimento dello spreco pubblico ma la maggioranza ha preferito seguire la linea del Presidente e continuare la campagna elettorale in vista delle prossime amministrative. Rimane immutata la stima per l’assessore Sartore ma sono dispiaciuta che si sia prestata, con certe affermazioni, a perpetuare l’ uso distorto, da parte di Zingaretti e del suo staff, dei dati finanziari regionali. Ora abbiamo altre leggi importanti da approvare prima di fine anno in cui vogliamo incidere con le nostre proposte, spero però che ci sia più rispetto per i dipendenti regionali, anche questa volta impotenti spettatori di giornate buttate in attesa di decisioni già prese in certe stanze.”