La storia che sta assumendo i contorni della farsa comincia con il commissariamento delle AUSL della Regione da parte del neo Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Per quanto riguarda Viterbo, questo avviene con Decreto del Presidente del 16 aprile 2013 (n. T00017) in cui si stabilisce
“di nominare Commissario Straordinario dell’Azienda Unità Sanitaria Locale Viterbo, in sostituzione del precedente Commissario Straordinario, il dott. Luigi Macchitella, nato a Roma il 5 febbraio 1946, per un periodo decorrente dalla data di insediamento nel relativo incarico e terminante con la nomina del nuovo Direttore Generale dell’azienda sanitaria.”
Quindi appena 1 mese e 4 giorni dopo l’avvenuta nomina da parte del Tribunale di Roma, Zingaretti fa saltare il vecchio Commissario per mettere uno dei suoi alla guida dell’AUSL di Viterbo. Che Macchitella sia uno dei “suoi” appare chiaro, considerando che il suo nome è in calce alla locandina che annunciava un incontro organizzato dal PD a Viterbo in questi giorni.
Dopo questo primo passo si doveva procedere alla nomina dei Direttori Generali e l’illuminato e trasparentissimo Zingaretti mette in campo un modo nuovo di effettuare queste nomine che riassumiamo per punti salienti:
29 aprile 2013: con Deliberazione n. 80 viene indetto l’avviso per l’acquisizione di disponibilità per la nomina dei Direttori Generali delle AUSL della Regione e degli IRCSS
3 luglio 2013: la Regione Lazio con Deliberazione n. 170 nomina i 3 esperti per la valutazione di tutti i Curricula inviati secondo il bando del 29 aprile. Questa commissione, oltre a controllare il possesso dei requisiti minimi di ciascun candidato, ha il compito di stilare la cosi detta “short list”, cioè quella lista di 50 candidati con ulteriori requisiti che vanno così a rappresentare il meglio della gestione della Sanità in modo da affidare prioritariamente ad essi le sorti delle aziende laziali;
3 agosto 2013: la commissione nominata il 3 luglio si riunisce per aggiungere ulteriori sottorequisiti per poter formare al meglio la “short list”. Questo avviene prima dell’apertura di tutti i curriculae.
Ed ecco i numeri della selezione:
Domande pervenute: 944 di cui 278 escluse per inserimento non completo o non regolare delle informazioni sulla piattaforma messa a disposizione da LAIT SpA e 9 sono state escluse dalla Regione per non meglio precisati motivi formali. Arrivano quindi alla Commissione 657 domande da verificare. Dopo le verifiche risultano idonei 581 candidati i cui nomi vengono resi pubblici con Delibera di Giunta Regionale n. 348 del 29 ottobre 2013.
Si passa quindi alla formazione della “Short list”; 199 persone sono considerati in possesso dei principali requisiti stabiliti dalla Regione e dalla Commissione e 91 sono valutati positivamente dopo una prima prova. Dopo il colloquio orale viene stilata la famosa lista da dove Zingaretti può attingere al meglio per la Sanità. Il 17 gennaio arriva in Consiglio Regionale lo schema del decreto del Presidente per la nomina del Direttore Generale della AUSL di Viterbo che, guarda il caso, è proprio il dott. Macchitella nominato Commissario e che oltretutto rientra nella famosa “short list”.
Una volta arrivati in VII Commissione e discusse tutte le altre proposte, la Giunta, rappresentata dal “regista” dott. D’Amato, ritira lo schema di nomina. Pertanto non si procede con l’esame del documento di nomina del dott. Macchitella.
La VII Commissione si riunisce poi per altre 2 volte per parlare di Direttori Generali, ma la nomina dell’AUSL di Viterbo ancora non viene realizzata.
Nell’ultimo incontro della Commissione tenutosi il 15 aprile 2014, è stata fatta la domanda ancora una volta alla Cabina di Regia rappresentata dal solito “regista” dott. D’Amato che in questo caso non risponde alla domanda. Dice però che manderà una lettera sul fatto specifico.
E qui di seguito trovate la mail che ha girato al Presidente della VII Commissione e che ci è stata girata:
Caro Presidente in riferimento alle osservazioni poste da alcuni autorevoli membri della commissione che Lei presiede desidero comunicare che l’attuale commissario straordinario della asl di Viterbo è stato insediato con decreto T00017 del Presidente della Regione del 16 aprile 2013 ed è pertanto nella piena legittimità di esercitare il suo mandato fino al conferimento del nuovo incarico di direttore generale. Il dott. Macchitella possiede i requisiti previsti dal 502/92 ed è inserito nell’albo degli idonei di questa regione nonché risulta presente nella cosiddetta short list. Auspicando che tale risposta possa essere esaustiva invio distinti saluti.
Alessio D’AMATO
Oltre a non ritenere esaustiva la risposta del dott. D’Amato, ci vengono in mente alcune domande, ad esempio:
Perché non viene nominato Direttore Generale dato che lo schema di delibera è già pronto?
Perché non viene nominato nonostante abbia tutti i requisiti sia per rientrare nella lista degli idonei, sia per entrare nella “short list”?
Perché viene lasciato come Commissario visto che ormai si è capita la volontà di farlo diventare Direttore Generale?
Noi qualche risposta ce l’abbiamo. E ve la vogliamo illustrare:
Nel Curriculum del dott. Macchitella si evidenzia un incarico di Direttore Amministrativo presso l’ICOT fino al 31.03.2013. Secondo l’art. 5 comma 1 del Decreto Legislativo 39/2013, l’ICOT è un ente regolato e finanziato dal SSR in quanto ha un accreditamento ed è remunerato in base alle prestazione effettuate per conto del SSR.
Nel testo dell’articolo si riporta l’inconferibilità a coloro che “nei due anni precedenti, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dal servizio sanitario regionale“.
Quindi si vogliono aspettare questi famosi 2 anni e nominarlo Direttore il primo aprile del 2015?
Se così fosse sarebbe una bella e solenne presa in giro per tutti i cittadini!
Non crediamo assolutamente che questo ritardo sia dovuto ad una riflessione da parte di Zingaretti sul fatto che lo stesso Macchitella abbia subito una condanna al pagamento di 75.000 euro da parte della sezione umbra della Corte dei Conti per danno erariale quando era alla AUSL di Foligno 3 per aver installato un call center per 630.000,00 euro mai entrato in funzione.
Riteniamo quindi che la questione sia relativa solo alla legge che mette nella posizione di inconferibilità il dott. Macchitella.
Ma basta aspettare. Tutto si risolverà.
In barba ai cittadini.
Immagina un Lazio trasparente e rispettoso delle leggi, immagina un Lazio senza Zingaretti.