Valentina Corrado, capogruppo del M5S Lazio, dichiara:

“Gli estratti dalla nuova ordinanza di Mafia Capitale ci portano a due riflessioni. La prima è che lo strumento delle interrogazioni è reso inutile da un’amministrazione non prende provvedimenti e non prende in considerazione le criticità e i dubbi che si sollevano con questi atti. Sulla questione dei 7 milioni e mezzo di euro fatti arrivare a Buzzi da Magrini noi avevamo chiesto alla Giunta di riferire e, come risposta, ci hanno descritto la regolarità delle procedure seguite per la ripartizione dei fondi, proprio come dimostrato dall’arresto di ieri del dirigente regionale nominato da Zingaretti in una posizione di studio da 180.000 euro annui.

La seconda riflessione è che l’inchiesta è evidentemente aperta a nuovi sviluppi che coinvolgeranno ancora le istituzioni regionali perché è uscita solo una parte della lottizzazione tra destra e sinistra degli appalti e degli affidamenti d’urgenza. Quando Buzzi parla di “nostra quota”, è probabile che ci sia anche una quota che spetta ad “altri”. MercoledìZingaretti verrà in aula, porti risposte e non solo proclami, senza affidarsi anche questa volta al marchio “Cantone” per difendere un’amministrazione più occupata dalla cronaca giudiziaria che dal bene della regione.”