Dall’inizio del 2016 è ferma l’attività trasfusionale dell’ospedale di Marino, i donatori vengono dirottati all’Avis di Velletri e sono state sospese le terapie basate sulle trasfusioni, con gravi rischi per la salute dei pazienti. L’accordo Stato/Regioni del 2015 mirava al raggiungimento dell’autosufficienza trasfusionale, indicazione accolta dalla regione e ribadita da un decreto ma quanto sta accadendo a Marino dimostra che non è stata messa in pratica, a discapito dei pazienti e dei donatori.
Per capire cosa sta accadendo e dare risposte ai cittadini, abbiamo depositato un’interrogazione indirizzata al presidente Zingaretti con la quale chiediamo di essere messi a conoscenza dello stato di accreditamento istituzionale del SIMT di Velletri e dei punti di raccolta di Marino e Albano e delle motivazioni che hanno portato alla chiusura di questi due presidi vitali per l’attività sanitaria dell’ospedale di Marino, che ospita alcuni reparti che hanno bisogno del servizio trasfusionale per la propria attività e per le sedute operatorie.
Quel che più interessa a noi e ai cittadini è però sapere quando riapriranno, rispettando la normativa regionale, i due centri di raccolta in modo da poter assicurare agli abitanti di Marino quelle riserve di sangue necessarie per lo svolgimento dell’attività ospedaliera.
Lo dichiara Valentina Corrado, consigliera M5S Lazio