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Movimento 5 Stelle Lazio
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Il ricatto della sanità privata

2 Marzo, 2016

In una lettera inviata ieri ai sindacati, l’AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata) ha minacciato la Regione Lazio di non pagare più gli stipendi ai lavoratori, per colpa di un “blocco tecnico” del portale regionale dedicato all’immissione da parte delle strutture private accreditate dei dati dell’assistenza ospedaliera per ottenere i pagamenti.

LettaraAiop

Non pagare gli stipendi significa lasciare sulla strada migliaia di lavoratori che operano in questo settore e se i lavoratori davvero non verranno pagati, altrettanto avverrà per i dirigenti delle case di cura? Gli imprenditori titolari delle strutture rinunceranno agli emolumenti a causa della crisi di liquidità?

Non si chiama rischio d’impresa perché grava sull’imprenditore? Se le crisi si scaricano sui lavoratori allora questi bisogna chiamarli soci dell’impresa e parteciparli agli utili.

Questo èl’ennesimo ricatto occupazionale da parte della sanità privata, già spudoratamente avvantaggiata da Zingaretti nella gestione del giubileo e dell’emergenza pronto soccorso e con accreditamenti rilasciati a pioggia, nonostante i dubbi sul rispetto dei requisiti strutturali ed organizzativi.

Come è possibile che si blocchi il sistema di inserimento delle fatture?

La Regione Lazio si vanta ad ogni occasione della sua capacità di innovazione spendendo milioni di euro in complessi progetti di informatizzazione; i due Sistemi Informativi Sanitari più corposi, il SIO ed il SIAS, che gestiscono anche le modalità di calcolo delle fatture sono a regime dal 2006, permettendo per tutti questi anni di rendere perfettamente trasparenti i dati di produzione e di fatturazione dei ricoveri per acuti e della specialistica ambulatoriale, facilitando quindi anche la trasparenza nelle liquidazioni delle fatture (fatti salvi i controlli APPRO e di riscontro sul cartaceo, si intende‚Ķ).

Per 10 anni il meccanismo ha funzionato, ora questa Giunta riesce a far collassare il sistema? Chi si occupa presso la Giunta della liquidazione delle fatture della LAiT? Visto che siamo davanti a un chiaro inadempimento contrattuale, ci chiediamo se le fatture dell’impresa che gestisce i sistemi informativi della Regione Lazio nonché il RECUP (con il quale è impossibile entrare in contatto telefonico) siano regolarmente autorizzate e pagate per intero.

Non dimentichiamo che l’Accordo pagamenti è stato prorogato e che in calce prevede delle moratorie in carico alla Regione per inadempimento, nessuno pensa al danno erariale?

Lo stesso accordo che è stato modificato restringendo i tempi di pagamento per far giustamente fronte alla Direttiva 2011/7/UE, al fine di contrastare le crisi di liquidità delle imprese private in commessa con la PA.

Nel consiglio direttivo dell’Aiop ci sono i rappresentanti delle più potenti cliniche private accreditate laziali, come Colle Cesarano e il gruppo INI‚Ķ.sulle cui attività il M5S ha già posto molti dubbi.

Nelle nostre interrogazioni, mozioni ed esposti alla procura descriviamo uno scenario di licenziamenti ingiustificati, crisi costruite ad arte per ottenere riconversioni e/o ampliamenti altrimenti non dovuti.

Cassa integrazione, ammortizzatori sociali erogati nonché accordi di solidarietà concessi, per poi verificare che i lavoratori svolgono orari pieni e ore di straordinario: profilando quindi varie irregolarità ai danni dell’INPS nonché ai lavoratori stessi, che si fanno anche qui carico delle gestioni inappropriate dell’imprenditore. Questo sempre sotto l’ala accogliente della Regione Lazio che ratifica, attraverso la dirigenza del dott. Fontana, tutte le richieste avanzate dagli imprenditori privati, spalleggiati dalle rappresentanze sindacali quali CGL, CISL, UIL e CIMOP.