Nonostante i fondi già stanziati per la ricostruzione dell’Ospedale Grifoni di Amatrice dopo il terribile terremoto del 2016 e la posa della prima pietra del nuovo ospedale lo scorso 21 ottobre 2020, i cittadini di Amatrice dopo cinque anni dispongono di un Posto di Assistenza Socio- Sanitaria (PASS), dove viene erogata solo una parte dei servizi sanitari un tempo presenti nell’Ospedale cittadino, fortemente danneggiato dal sisma.

L’operatività del Posto di Assistenza Socio-Sanitaria è però fortemente compromessa dalla carenza di personale medico.

Al momento il PASS offre un Punto di Primo Soccorso operativo 12 ore al giorno, ambulatori di medicina generale, guardia medica, alcune prestazioni ambulatoriali con diverse cadenze a seconda della specialità, un centro prelievi attivo 3 giorni alla settimana e un’unità operativa di diagnostica per immagini attiva un giorno a settimana.

Una situazione insostenibile per un territorio che già ha sofferto troppo per gli effetti devastanti del terremoto del Centro-Italia e che non può più aspettare altro tempo per vedersi garantito un presidio sanitario a tutela del diritto alla salute dei cittadini, che vengono dunque costretti a doversi spostare per chilometri e chilometri per potersi sottoporre a visite ed esami diagnostici.

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