Arrabbiarsi fa davvero male alla propria salute. Se ti comporti in questa maniera potresti rischiare un infarto: fai attenzione.
Sono diverse le ragioni per cui potremmo arrabbiarci durante la giornata. L’ira potrebbe essere una risposta emotiva naturale a situazioni di stress, frustrazione, delusione o disagio. Infatti, la vita moderna potrebbe essere piena di stress proveniente da lavoro, studio, relazioni interpersonali, problemi finanziari o responsabilità familiari. L’accumulo di tensione può portare a reazioni di rabbia in situazioni apparentemente banali.
Situazione delicata, con le nostre aspettative che delle volte non vengono soddisfatte o incontriamo ostacoli nel raggiungere i nostri obiettivi e di conseguenza possiamo sentirci frustrati e arrabbiati. Questo potrebbe accadere in qualsiasi ambito della vita, che va dal lavoro alla vita privata. Gestire la rabbia può essere davvero difficile. Eppure bisognerebbe farlo quotidianamente visto che questo potrebbe causare non pochi problemi di salute.
Arrabbiarsi comporta il rischio di infarto: lo rivela una ricerca
Arrabbiarsi può essere più pericoloso per la salute di quanto si pensi. Uno studio recente pubblicato sul Journal of the American Heart Association ha rivelato un collegamento diretto fra gli scatti d’ira e un aumento del rischio di infarto ed ictus, soprattutto per chi già soffre di disturbi cardiovascolari cronici. Ma qual è il meccanismo dietro questo fenomeno?
I ricercatori hanno condotto un esperimento coinvolgendo 280 volontari in buona salute. Durante quattro diverse attività, i partecipanti sono stati esposti a situazioni progettate per indurre rabbia, ansia, tristezza o nessuna emozione particolare. Prima e dopo ogni attività, sono stati prelevati campioni di sangue per analizzare i biomarcatori che riflettono lo stato di salute dell’endotelio, il tessuto che riveste i vasi sanguigni.
I risultati sono stati sorprendenti: mentre la rabbia è stata l’unica emozione a influenzare negativamente la capacità di dilatazione dell’endotelio, rendendo i vasi sanguigni meno elastici, le altre emozioni non hanno avuto lo stesso effetto. Ancora più interessante è stato il fatto che gli effetti della rabbia possono persistere fino a 40 minuti dopo la fine dell’episodio emotivo.
Questa scoperta conferma quanto sia importante gestire le emozioni negative come la rabbia per preservare la salute cardiovascolare. Tuttavia il passo successivo sarà comprendere più a fondo i meccanismi molecolari coinvolti, al fine di sviluppare terapie mirate per ridurre i rischi correlati alla rabbia e ad altri fattori di rischio cardiovascolare. Questo studio ha messo in luce l’importanza di un approccio più prudente alla nostra salute, evidenziando come anche la situazione emotiva e psicologica potrebbe influire in negativo.