In pensione a 60 anni, solo pochi conoscono questa strategia da attuare: è molto semplice

Adesso è possibile andare in pensione a 60 anni. Sono in pochi a conoscere questa strategia che è possibile attuare: a chi è indirizzata. 

La legge ad oggi ha imposto l’età pensionabile a 67 anni. Nonostante questo per i cittadini sono attivi una serie di strumenti che permettono maggior flessibilità di uscita. Grazie a questi sarà possibile. Tra quelli più utilizzati troviamo sicuramente Opzione Donna, per la quale ci sono state numerose modifiche durante l’ultima Legge di Bilancio. In tal merito è stato aumentato il requisito anagrafico, andando a stabilire un’età unica per le lavoratrice autonome e le dipendenti.

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In pochi conoscono questa opzione per andare in pensione a 60 anni – Lazio5Stelle.it

A partire da questo 2024 non saranno più sufficienti 60 anni d’età. Sarà possibile andare in pensione solo a 61 anni e con almeno 35 anni di contributi che devono essere stati maturati entro il 31 dicembre 2023. Inoltre sarà necessario rispettare una finestra mobile di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti. Questo requisito aumenta a 18 mesi per le lavoratrici autonome.

Non tutte le interessate però sanno che è possibile ancora andare in pensione a 60 anni con Opzione Donna. Oggi andremo a vedere quale requisito permette di anticipare la pensione.

Pensione a 60 anni, come anticiparla: cosa bisogna sapere

La possibilità di accedere alla pensione anticipata a 60 anni tramite l’Opzione Donna rappresenta un importante strumento per alcune categorie di lavoratori, ma spesso non tutti ne sono a conoscenza. Questa misura consente di andare in pensione prima del raggiungimento dei 67 anni di età per tre specifiche categorie di contribuenti.

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Come anticipare la propria pensione – Lazio5stelle.it

Possono beneficiare dell’Opzione Donna le seguenti categorie di persone:

  • Caregivers – coloro che assistono un familiare disabile grave da almeno 6 mesi e con il quale risultino conviventi. La convivenza, per ottenere il beneficio, non deve necessariamente avvenire nello stesso appartamento, ma è sufficiente risiedere nello stesso stabile, allo stesso numero civico. Inoltre, i sei mesi di assistenza devono essere continuativi.
  • Disabili – individui con una riduzione della capacità lavorativa di almeno il 74%.
  • Lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende in crisi – per quest’ultima categoria è necessario che sia attivo un tavolo di confronto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Allo stesso tempo ci sono dei casi in cui le lavoratrici possono usufruire dell’Opzione Donna anche prima dei 61 anni di età grazie a uno sconto anagrafico legato al numero di figli. In particolare le lavoratrici con un solo figlio possono accedere alla pensione anticipata a 60 anni, mentre quelle con due o più figli possono farlo già a 59 anni.

È importante sottolineare che le lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende in crisi possono accedere alla pensione anticipata già a 59 anni, indipendentemente dal numero dei figli, a condizione che abbiano accumulato almeno 35 anni di contributi.

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