Nessuno si sarebbe mai aspettato di trovare delle piramidi nei fondali marini. La scoperta ha lasciato a bocca aperta. Ecco la verità.
Quando si parla di piramidi, di certo, il primo luogo che ci viene in mente è proprio l’Egitto. Infatti, il sopracitato Paese più popoloso del Medio Oriente ne conserva parecchie affascinanti.
Infatti, le piramidi non soltanto attirano gli archeologi, bensì turisti da tutte le parti del mondo che hanno, per l’appunto, la curiosità di rimirare di persona tali eccezionali strutture monumentali.
Tali costruzioni esistono in più parti del mondo, ma, come si accennava poc’anzi, quelle egiziane probabilmente sono tra le più famose. A questo proposito, per esempio, possiamo ricordare la Piramide di Cheope, di Chefren e di Mecerino.
Comunque sia, gli esperti in materia ci fanno sapere che i celebri monumenti in questione erano soprattutto utilizzate come tombe funerarie e, a quanto pare, dovevano essere il simbolo dei raggi solari. Ciò proprio per il fatto che si pensava che, in tal modo, si potesse aiutare il defunto a riunirsi con gli dei.
Queste immense costruzioni sono sicuramente dei misteri archeologici che, ancora ai giorni nostri, non smettono di essere oggetto di studi e di ricerche interessanti.
Dove sono state trovate due misteriose piramidi
Nel momento in cui si immaginano delle piramidi, in genere, il paesaggio che ci sovviene è proprio quello del deserto. In effetti, gli antichi Egizi ci hanno lasciato davvero qualcosa di incredibile ai confini del Cairo.
Tuttavia, al momento, pare che sia stata fatta un’altra scoperta straordinaria che, per l’appunto, non ci si sarebbe potuti immaginare. Difficile, infatti, pensare alle costruzioni monumentali in questione senza, peraltro, figurarsi una landa desolata caratterizzata da dune e sabbia.
Invece, al di là di ogni aspettativa, di recente, sono state ritrovate un paio di costruzioni che ricordano giustappunto delle piramidi all’interno dei fondali marini. In particolare, le suddette sono state rinvenute nell’Oceano Atlantico, al largo delle Bahamas.
Tali piramidi sottomarine, quindi, hanno sollevato molte domande e chi di dovere le sta studiando per capire o, perlomeno, per cercare di scoprire quale sia la loro vera origine e chi ne sia stato il fautore.
Nella fattispecie, per ora, ci sono alcune teorie che potrebbero, probabilmente, avvicinarsi al vero e che possono essere considerate più verosimili di altre. Infatti, al di là di ipotesi complottiste o immaginifiche e fantasiose, si potrebbe pensare a una possibile provenienza.
In particolare, Scott Waring, lo scopritore delle piramidi sottomarine, ha affermato che tali costruzioni possiedono una larghezza di 100 metri e un’altezza di 60 metri. Inoltre, il ricercatore statunitense ha presupposto che tali scoperte siano formazioni rocciose naturali oppure una sorta di monumenti per opera di civiltà antiche come, per esempio, i Maya o gli Aztechi.