È legale mettere videocamere a lavoro? La risposta inaspettata

In molti si chiedono se sia legale installare videocamere a lavoro: la risposta potrebbe stupirvi. Ecco cosa c’è da sapere. 

videocamera ufficio
videocamera ufficio(lazio5stelle.it)

Molte persone si chiedono se sia legale installare videocamere sul posto di lavoro a insaputa dei dipendenti. Un argomento che, nel corso degli anni, ha creato molto dibattito e che divide ogni volta lo si intavoli. A questa domanda, però, è abbinata una risposta inaspettata. Scopriamo, dunque, insieme cosa c’è da sapere in merito.

Videocamere sul posto di lavoro, argomento controverso

Molti lavoratori si chiedono se sia legale installare videocamere in ufficio senza renderlo noto ai dipendenti. Una domanda legittima che, nel corso del tempo, ha fatto scaturire una serie di dibattiti con opinioni contrastanti.

La normativa vigente, su questo punto, si è espressa in modo chiaro, affermando che installare videocamere sul posto di lavoro – senza avvisare i dipendenti – è del tutto illegale. A sancirlo, è l’art. 4 della legge 20 maggio 1970 n. 300 dello Statuto dei lavoratori.

Installare videocamera
Installare videocamera (lazio5stelle.it)

In merito, quest’ultimo stabilisce che le videocamere sul posto di lavoro, possono essere utilizzate solamente per “esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale“.

Inoltre, tali dispositivi possono essere installati “previo accordo collettivo” stipulato con i sindacati. Senza accordo, però, le videocamere possono essere installate solo se si ottiene l’autorizzazione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Per quali finalità possono essere installati tali dispositivi

Le videocamere sul posto di lavoro, dunque, possono essere installate solo ed esclusivamente per le finalità previste dalla legge.

Nello specifico, tali dispositivi possono essere utilizzati in contesto lavorativo per esigenze produttive e organizzative, ad esempio per verificare l’ingresso di clienti all’interno di un negozio, ma anche per garantire la sicurezza sul lavoro, qualora, ad esempio, si utilizzino macchinari pericolosi, che vanno costantemente monitorati.

Inoltre, tra le finalità consentite, c’è anche la tutela del patrimonio aziendale, al fine di disincentivare i furti, in contesti quali supermercati e simili. Inoltre, i dipendenti devono essere tempestivamente informati dell’installazione dei dispositivi di videosorveglianza.

Nel momento in cui si i9nstallino telecamere con l’autorizzazione dei dipendenti, ma senza accordo sindacale, le stesse non sono da considerarsi lecite e, quindi, possono essere sanzionate dal punto di vista penale. Le immagini raccolte con tali dispositivi, inoltre, secondo quanto affermato dalla Corte di Cassazione, non possono essere impiegate in procedimenti disciplinari o per altre tipologie di contestazione.

Infine, secondo la normativa sulla protezione dei dati personali, i lavoratori devono essere informati circa il trattamento dei propri dati personali, compresa la videosorveglianza.

Per quanto riguarda la conservazione delle immagini, il Garante afferma che la “conservazione temporanea dei dati deve essere commisurata al grado d’indispensabilità e per il solo tempo necessario – e predeterminato – a raggiungere la finalità perseguita”. La conservazione non deve superare le 24 ore.

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